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San Vincenzo Vernato: raccolti 8mila euro per aiutare 52 famiglie

La scorsa settimana si è svolta la tradizionale cena che quest’anno celebra il 50esimo anniversario

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San Vincenzo Vernato: raccolti 8mila euro per aiutare 52 famiglie. Settantatré persone unite da uno scopo comune: regalare speranza a chi vive quotidianamente la fatica di arrivare a fine mese.

La 50esima edizione della cena organizzata dalla San Vincenzo de Paoli del gruppo Vernato, al ristorante La Fornace di Oropa, non è stata solo un momento conviviale. Ma un appuntamento con il cuore, per sostenere 52 famiglie in difficoltà economica, molte con bambini e anziani a carico. E il ricavato lo conferma: ben 8mila euro raccolti, ai quali si aggiungeranno altre offerte dagli assenti.

San Vincenzo Vernato: raccolti 8mila euro per aiutare 52 famiglie

«E’ stata una bella serata di condivisione – racconta Carlo Marigo, organizzatore dell’evento -. Si tratta di una storia di solidarietà lunga mezzo secolo. Iniziata grazie a quelli che io definisco tre “pionieri”: mio padre Giovanni, Gianni Sebastio e Carlo De Battistini. Insieme fondarono il gruppo del Vernato della San Vincenzo con l’obiettivo di sostenere famiglie in difficoltà. Tuttavia, poiché da soli non riuscivano a fornire l’aiuto necessario, ebbero l’idea di coinvolgere gli imprenditori dell’epoca, organizzando una cena per raccogliere fondi».

Le prime edizioni si svolgevano a Borriana, al ristorante Borri. «Era la cena della trippa, riservata agli uomini, destinata agli amici della San Vincenzo. È andata avanti così per oltre dieci anni». Successivamente, il formato è cambiato. «Su invito dello chef Romeo Girardo, i tre ideatori decisero di spostare la cena al Circolo Sociale, dove per altri 10-15 anni si è servito il tradizionale fritto misto piemontese».

I cambiamenti nel corso degli anni

Il passare del tempo e il ricambio generazionale hanno portato ulteriori trasformazioni. «Dopo la scomparsa dei fondatori, il testimone è passato a noi, Emiliano Boschetti come presidente e il sottoscritto come organizzatore. Per sette-otto anni la cena si è trasformata in una mega grigliata nel salone parrocchiale del Vandorno, in un clima goliardico. Poi, prima del Covid, abbiamo deciso di aprire l’evento anche alle donne. È stato un cambiamento importante, che ha dato una bella boccata d’ossigeno alla nostra associazione e richiesto di adattarci alle esigenze di chi non mangia carne. Per il 50esimo anniversario, abbiamo scelto di tornare al ristorante».

Un ritorno al passato per celebrare un traguardo speciale. «Quest’anno ci siamo affidati a “La Fornace” di Oropa. I titolari, Chiara e Carlo, si sono dimostrati persone splendide, sensibili alla nostra causa. Ci hanno accolto con entusiasmo, permettendoci di offrire un menù che valorizzasse le delizie del territorio e di rispettare le scelte alimentari dei presenti».

Nonostante la data originaria fosse stata rinviata a causa della neve, la partecipazione è stata significativa. «Eravamo in 73 invece di 90. Ma anche chi non ha potuto partecipare vuole contribuire e ci invierà la propria busta. Una bella dimostrazione di fiducia».

Il sostegno alle famiglie in difficoltà

La cena rappresenta solo una parte dell’impegno della San Vincenzo del Vernato, che utilizza i fondi raccolti per sostenere ben cinquantadue famiglie in difficoltà. «Non teniamo soldi in cassa e non diamo denaro direttamente. Interveniamo dopo aver verificato che il problema esiste, collaboriamo con il CIM e gli assistenti sociali. Forniamo alimenti, aiutiamo a pagare gli affitti, acquistiamo medicinali, libri per bambini e offriamo assistenza. La priorità va sempre alle famiglie con minori e anziani a carico».

Un sollievo anche in vista delle festività. «Non risolviamo tutti i problemi ma cerchiamo di dare sostegno per l’inverno e per Natale. La solidarietà, per quanto mi riguarda, non è mai cambiata nel Biellese. Durante tutte le cene e le iniziative che abbiamo organizzato, ho sempre avuto prova della generosità delle persone. Sanno che i loro contributi vanno a chi ne ha davvero bisogno».

Oltre alla cena, per l’imminente futuro il gruppo ha già in programma altre iniziative. «A febbraio organizzeremo una festa insieme alla farmacia del Vernato, nella piazzetta antistante, dove serviremo vin brulè. Parte del ricavato sarà devoluto alla nostra associazione. In primavera, ad aprile o maggio, ci sarà poi un evento nella chiesetta vecchia di San Biagio, seguito da un rinfresco in oratorio».

La 50esima edizione della cena ha confermato una tradizione che è molto più di un momento conviviale. E’ un atto d’amore verso la comunità, che prosegue grazie all’impegno di un gruppo instancabile e alla fiducia di chi sceglie di donare.
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