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San Teonesto, dalla campagna di crowdfunding raccolti 7mila euro per il restauro

La chiesa, sconsacrata, diventerà un museo e centro di documentazione

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Si è conclusa con un risultato importante e significativo la campagna di crowdfunding attivata nei mesi scorsi tramite la piattaforma “Rete del Dono” per supportare il progetto di restauro di San Teonesto, chiesa sconsacrata di proprietà del Comune di Masserano, adiacente alle scuole comunali. Sono stati raccolti 7.000 euro, superando del 30% l’obiettivo previsto inizialmente.

I sostenitori

A sostenere il progetto sono state molte aziende: Tintoria Finissaggio 2000, Termoidraulica Grisù di Peter Cazzaro e C. sas, Cam srl. Fra i sostenitori privati va citata BTrees che, con Christian Zegna e Riccardo Barbieri, hanno sviluppato e promosso il progetto di crowdfunding. Un ringraziamento particolare, infine va a Colombera e Garella e Falegnameria Andreon per il sopporto alla campagna attraverso i loro prodotti. Inoltre i lavori di restauro sono stati finanziari sino ad ora dal MIBACT, dalla Compagnia di San Paolo, dalla Fondazione CRB e dalla Fondazione CRT, oltre a sostenitori privati fra cui il Leo Club di Biella.

Il progetto di restauro: un intervento urgente per non perdere superfici artistiche

Da un’idea di Stefano Cavaliere, Direttore del Polo Museale Masseranese, che ha in gestione il bene per le visite turistiche, e dell’architetto Marisa Coppiano, nasce il progetto di restauro di San Teonesto, per trasformarlo in un centro culturale che racconti alle nuove generazioni e tutti i turisti la storia masseranese, sia dal punto di vista storico che da quello etnografico, senza tralasciare le relazioni e il forte senso di comunità che ha sempre caratterizzato il Principato di Masserano. L’intervento di restauro della Chiesa di San Teonesto a Masserano ha infatti l’obiettivo di diffondere la conoscenza del patrimonio storico artistico del Polo Museale Masseranese e accrescere l’attrattività turistica del territorio. L’intervento è urgente in quanto il rischio di perdita di parti delle superfici artistiche del manufatto è molto alto. È stato impostato un programma di azioni mirate alla conservazione del bene, alla sua valorizzazione, insediando al suo interno nuove funzioni museali e didattiche a supporto dell’offerta culturale dell’antico Principato. Il cantiere di restauro sarà un processo di restituzione e di riappropriazione di questo bene, da tempo abbandonato, alla comunità locale, ai visitatori del Polo e ai turisti di passaggio. Parallelamente all’intervento di conservazione verrà impostato un programma biennale di azioni ed eventi mirati a incrementare la conoscenza e la fruizione del bene e trasformarlo in un presidio per la valorizzazione del patrimonio storico artistico dell’intero sistema museale masseranese. Il manufatto si trasformerà in futuro in un museo/laboratorio, aula per concerti e sede di attività didattiche, collegata al complesso scolastico masseranese. In particolare, si punterà alla nascita di un Centro di documentazione permanente, contenitore delle testimonianze più significative che hanno segnato la vita della città.

La progettazione architettonica è a cura dell’Arch. Marialuce Reyneri di Lagnasco, la progettazione delle attività di valorizzazione dell’Arch. Marisa Coppiano con la collaborazione dell’Arch. Martina Tagliarini. L’impresa esecutrice è PRIMAT Srl mentre il direttore tecnico Luigi Soligo.

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