Seguici su

Attualità

Ragazzi biellesi creano un’impresa che quest’anno fatturerà due milioni di euro

Nick Ranghino racconta Bubble, una realtà innovativa che produce bevande analcoliche e alcoliche personalizzate

Pubblicato

il

BENNA – “Tutto ebbe inizio dal miele potremmo dire. Da quell’ingrediente magico poi, io e il mio socio Luca, abbiamo tratto ispirazione e messo a frutto la nostra esperienza nel mondo delle bevande e ora la Bubble è una realtà che conta 16 dipendenti e per la quale si prospetta, quest’anno, un fatturato di oltre 2 milioni di euro ”.

Inizia con una battuta l’intervista a Nick Ranghino, socio con Luca Rosa e Massimo Mengoli di Apicoltura Piana, La più importante industria del miele d’Italia, della Meadlight Drinks Srl e creatori del brand Bubble. Una start up tutta biellese con sede a Benna, in un’ex ritorcitura, che produce, in conto terzi, bevande analcoliche e alcoliche, gassate e non.

“Io e Luca siamo amici da sempre, siamo cresciuti insieme e insieme abbiamo deciso nel 2018 di fondare un’azienda, la Meadlight Drinks srl per produrre idromele. Quindi all’età di 22 anni iniziammo questa nuova avventura. Grazie anche al supporto di Massimo Mengoli che credette nel nostro prodotto riuscimmo ad avviare l’azienda, prendemmo un capannone a Benna e nel primo anno di attività avemmo un notevole successo destinato ad incrementarsi. Poi arrivò il Covid a complicare la situazione e ci trovammo a fare i conti con chiusure, restrizioni e molto altro. Fu proprio in quel periodo però che ci venne l’idea di Bubble, mettere a disposizione dei clienti le nostre competenze acquisite con l’idromele perché creassero la loro bevanda personalizzata”.

“Un’idea che è piaciuta e si è sviluppata in questi anni. Nel 2018 eravamo io e Luca, ora siamo in 16 a lavorare per portare avanti questo progetto. L’età media si aggira sui 29 anni – scherza Ranghino – . Abbiamo preso una torcitura che rischiava di rimanere abbandonata, l’abbiamo adattata alla nuova produzione e ora è tornata a vivere. Anche questo aspetto ha la sua importanza, stiamo investendo sul nostro territorio, ci crediamo e vogliamo continuare a farlo. Per assurdo, però, lavoriamo molto di più con le grandi città, con le grandi catene alberghiere come il Four Season, piuttosto che con le realtà locali. Nel Biellese alcuni bar propongono dei nostri prodotti riconoscibili, come la Turbo Tonica, la Ginger Beer o la Super Soda, se si considera, però, che produciamo una media di 60mila pezzi al giorno è veramente poco quello che oggi abbiamo “immesso” nel mercato locale. Oltretutto in Italia non sono più di otto le aziende che danno la possibilità ai propri clienti di creare la loro bevanda seguendo tutto il processo dalla creazione al packaging personalizzato”.

“Noi non ci limitiamo – conclude Ranghino – alla sola “sterile” produzione del prodotto, offriamo molteplici servizi aggiuntivi come la consulenza e lo sviluppo di ricette ad hoc, la scelta delle tecniche produttive e degli ingredienti (con valutazione dei costi), l’analisi di mercato per categoria di prodotto e la progettazione dell’identità visuale del brand e del packaging. Abbiamo un team di professionisti, ognuno dei quali segue una parte del processo produttivo. Siamo passati da un fatturato di 180mila euro nel 2021 ad prospettiva di fatturato di più di 2 milioni quest’anno. A breve, poi, ci sposteremo in una struttura più grande per poter stare dietro alla produzione, continuiamo ad assumere personale: insomma continuiamo a crescere e vorremmo farlo supportati e supportando questa provincia per dimostrare che a Biella, per quanti molti dicano il contrario, non è impossibile fare impresa”.

Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *