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Questura di Biella, consegnato al vescovo Farinella l’olio estratto dal “Giardino della memoria”

L’olio sarà consacrato nella celebrazione eucaristica del giovedì santo

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Il questore di Biella, Claudio Ciccimarra, alla presenza del cappellano della Polizia
di stato don Eugenio Zampa, del vicario del questore e di un’aliquota del personale della
questura, ha consegnato al vescovo di Biella Roberto Farinella l’olio estratto
dalle olive del “Giardino della memoria”.

Il giardino, curato dall’associazione Quarto Savona 15 (sigla radio dell’auto di scorta del
giudice Giovanni Falcone) sul quale insistono diverse piante di ulivo ciascuna dedicata ad
una persona delle Istituzioni caduta per mano mafiosa, sorge oggi nel luogo in cui 30 anni
fa venne consumata la strage di Capaci, dove persero la vita il giudice Giovanni Falcone e
gli uomini della scorta: Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito
Schifani.

La polizia di stato ha ritenuto un segnale importante far sì che, nell’anniversario delle stragi
mafiose, il frutto nato dalla terra bagnata dal sangue di martiri della giustizia potesse
assurgere a simbolo di redenzione, divenendo segno per tutti dell’autenticità del
sentimento religioso che mai deve perdere di vista la radicalità del messaggio evangelico:
“ama il prossimo tuo come te stesso”; in ragione di come, in tempi passati, “cosa nostra”
abbia strumentalizzato il sentimento religioso manipolando a giustificazione dei crimini
più orrendi.
L’olio sarà poi consacrato nella messa crismale del Giovedì Santo.

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