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Quarantena e mascherine: cosa cambia da venerdì

Da venerdì 1º aprile si cambia passo nell’affrontare il Covid

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Green Pass, mascherine, quarantena e vaccino: cosa cambia questa settimana

Da venerdì 1º aprile si cambia passo nell’affrontare il Covid. Sta per iniziare il vero addio alle restrizioni che per tanti mesi hanno accompagnato la vita quotidiana di decine di milioni di persone

Covid, si cambia passo nell’affrontare il virus. Sta per iniziare il vero addio alle restrizioni che per tanti mesi hanno accompagnato la vita quotidiana di decine di milioni di persone. I non vaccinati sospesi (tranne i medici) possono già rientrare al lavoro, e giovedì a mezzanotte partirà un mese di aprile con molte misure attenuate. Di fatto anche coloro che non si sono sottoposti alla vaccinazione Covid torneranno a prendere i mezzi pubblici, potranno andare al cinema e allo stadio o nei ristoranti al chiuso con il solo tampone negativo. Dal primo maggio poi andranno in soffitta sia il Green Pass sia l’obbligo di indossare mascherine (per quasi tutte le attività, non per le visite in ospedale e in Rsa). Ma restiamo sul futuro immediato. Ci sono novità che diverranno dunque operative tra quattro giorni, e che riguardano non solo il certificato verde, ma anche la quarantena, la scuola, i vaccini e le mascherine.

Green Pass e Super Green Pass: dove serve dal 1º aprile e dal 1º maggio

Il Green Pass “normale”, quello che si ottiene con un tampone antigenico o molecolare negativo oppure dopo la guarigione, all’aperto dal 1° aprile non servirà più. Nessun controllo nei dehors di bar e ristoranti. Il certificato servirà invece ancora sugli aerei, treni a lunga percorrenza, navi e pullman che si spostano da una regione all’altra. Accesso libero nel trasporto pubblico locale su tram, autobus e metropolitana. Dal 1° maggio non servirà più Green Pass per mangiare nelle mense, per i concorsi pubblici, per i corsi di formazione, per i colloqui con i detenuti e per gli stadi (che dal prossimo weekend tornano finalmente a piena capienza) o per tutti gli altri eventi sportivi all’aperto.

Il Super Green Pass, il certificato rafforzato in mano, oggi come oggi, a chi è guarito da non più di sei mesi e a chi è in regola con le vaccinazioni, fino al 1° maggio a qualcosa servirà ancora. Serve infatti per consumare al bar seduti al chiuso o al ristorante al chiuso, ma non quelli dentro gli alberghi, dove si alloggia senza alcun pass. Il Super Green Pass dal 1 al 30 aprile è necessario in tutta Italia per andare in palestra, piscina, centri benessere, per svolgere attività sportive al chiuso, per partecipare a convegni e congressi, per frequentare centri ricreativi, per le serate in discoteca. Sarà richiesto fino a fine 2022 per entrare in ospedali e Rsa.

Quarantena e mascherine: cosa cambia da venerdì

Npn c’è lo “sconto” sulla quarantena dei positivi al Covid. Regole e tempi restano invariati anche con la fine dello stato di emergenza il 31 marzo. Lo precisano dal ministero della Salute dopo che un passaggio del decreto approvato dal governo la scorsa settimana e appena entrato in vigore lasciava aperti alcuni dubbi. Il provvedimento (articolo 4 comma 1) recita che “a decorrere dal 1 aprile 2022 è fatto divieto di mobilità dalla propria abitazione alle persone sottoposte alla misura dell’isolamento per provvedimento dell’autorità sanitaria, in quanto risultate positive al SARS-CoV-2, fino all’accertamento della guarigione”. Non viene precisato un limite temporale e molti l’avevano interpretato come un allentamento della misura: non appena il tampone risulta negativo sei libero, anche dopo 4 o 5 giorni. Invece no.

Dagli uffici del ministro Roberto Speranza sottolineano come al comma 3 dello stesso articolo si faccia riferimento alla “circolare del ministero della Salute con cui sono definite le modalità attuative dei commi 1 e 2”. Si tratta della circolare a firma del direttore generale della Prevenzione Gianni Rezza del 4 febbraio, in cui appunto si specifica che “per i non vaccinati o i vaccinati che hanno completato il ciclo vaccinale da più di 120 giorni e per i guariti da più di 120 giorni l’isolamento dura 10 giorni con un test antigenico o molecolare negativo alla fine del periodo”. Invece “per i vaccinati con terza dose booster o che hanno completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni e per guariti da meno di 120 giorni l’isolamento dura 7 giorni”, sempre con tampone negativo alla fine. Non cambia nulla.

Da venerdì l’unica novità riguarda i cosiddetti contatti stretti di positivi al Covid, che non dovranno più mettersi in quarantena: senza fare distinzioni tra chi ha fatto una, due, tre o nessuna dose, il decreto prevede che per tutti scatti solo l’autosorveglianza. Che consiste nel portare per 10 giorni la mascherina Ffp2 al chiuso e anche all’aperto in caso assembramenti. Alla prima comparsa dei sintomi bisogna, comunque, fare il tampone e ripeterlo dopo 5 giorni se si è ancora sintomatici. Molto è demandato alla responsabilità dei singoli cittadini.

E con la mascherine? Che succede, dobbiamo portarle ancora ovunque? Al chiuso sì, fino al 30 aprile. E’ possibile, ma non assicurato, che dal 1 maggio non saranno più obbligatorie al chiuso. Si vedrà nella seconda metà di aprile. Intanto fino al weekend della Festa dei lavoratori restano obbligatorie le Ffp2 nei luoghi più a rischio: vanno indossate in aereo, nave, treno (non nei regionali, dove bastano quelle chirurgiche o altre), autobus, metro, pullman, funivie, cabinovie e seggiovie coperte. A scuola, nei bar e nei ristoranti basta la mascherina chirurgica. Sul luogo di lavoro serve la mascherina solo se non si può rispettare il metro di distanza dai colleghi. Niente mascherine per i bambini fino a sei anni, i fragili, gli accompagnatori dei disabili. Niente mascherina quando si bala in discoteca o quando si fa attività sportiva.

Obbligo vaccinale e scuola: novità aprile 2022

Capitolo obbligo vaccinale: per tutti i lavoratori della sanità, compresi quelli delle Rsa, l’obbligo vaccinale è prorogato fino al 31 dicembre. La guarigione da adesso varrà come la vaccinazione, come previsto per il resto della popolazione. Senza vaccino si resta a casa con lo stipendio sospeso. Per il personale della scuola, militari e forze dell’ordine, l’obbligo durerà invece fino al 15 giugno, ma potranno nel frattempo prestare servizio con il Green Pass semplice, ossia facendo il tampone rapido ogni due giorni, rischiando soltanto la multa da 100 euro. Stesso discorso per gli over 50, che dal 15 giugno potranno tornare al lavorare con il Green Pass base.

Novità anche per la scuola: per i due mesi e mezzo che mancano fino alla fine dell’anno scolastico, dal 1° aprile, la Dad va in soffitta. Non scatta più per le scuole di ogni ordine e grado, perché a casa resterà soltanto chi è positivo al Covid e chi ha sintomi respiratori o una temperatura superiore a 37,5°. Positivi e sintomatici potranno però seguire le lezioni da remoto se un certificato medico attesterà che sono nelle condizioni di farlo. Tutti i contatti stretti di un positivo, anche se non vaccinati, continueranno in presenza, ma se i contagi in classe dovessero essere 4 o più, dalle mascherine chirurgiche si dovrà passare alle Ffp2. Via alle gite scolastiche. I prof senza vaccino rientrano a scuola ma di fatto non possono insegnare. Una sorta di vacanza pagata: infatti non potranno essere mandati dai dirigenti scolastici a lavorare in segreteria perché sarebbe un demansionamento, e nemmeno in biblioteca, visto che anche lì vanno i ragazzi. Potrebbero arrivare chiarimenti dal ministero a breve su questo specifico punto.

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