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Prime polemiche in Regione per le scelte dell’assessore Chiorino

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Prime polemiche in Regione per le scelte dell’assessore Chiorino

A dare la notizia è il sito lospiffero.it da sempre bene informato su quanto avviene all’interno dei Palazzi del Potere, specialmente torinesi. Secondo quanto riportato nell’edizione di giovedì tra i collaboratori più stretti dell’assessore al Lavoro, la biellese Elena Chiorino «è comparso un uomo particolarmente noto alle cronache giudiziarie di Biella. Si tratta dell’ex ispettore di Polizia, Ivano Bonadio, 58 anni che nel 2016 quando era in servizio presso la Questura, patteggiò tre anni di carcere dopo essere stato otto mesi in cella con l’accusa di aver violato il sistema informatico della Polizia per fornire informazioni riservate in cambio di soldi».
Come sottolinea la stessa testata online, l’eventuale collaborazione non rappresenta nulla di illecito ma «neanche il tempo di insediarsi che già, negli staff della nuova giunta piemontese, compaiono i primi nomi imbarazzanti».
Inoltre lo.spiffero.it sottolinea anche come l’avvocato di Bonadio fosse Andrea Delmastro «attuale deputato di Fratelli d’Italia e, accidentalmente, principale sponsor dell’assessora Chiorino. Proprio colei che in un primo tempo sembrava estranea alle logiche tribali di un partito che ha rilevato l’eredità della destra e della tradizionale litigiosità, oggi pare avvolta e fagocitata nell’abbraccio di chi l’ha voluta nella squadra di Alberto Cirio. Nel suo staff (Bonadio è solo uno degli esempi) sono rappresentate tutte o quasi le correnti di Fratelli d’Italia, da Biella a Torino».
Pare che il neo governatore Alberto Cirio, appresa la notizia, sia andato su tutte le furie, chiedendo di verificare personalmente i profili di tutti gli uomini di fiducia indicati dai suoi assessori.
Sulla vicenda ha immediatamente preso posizione la segreteria regionale del Partito democratico con un comunicato ufficiale del segretario Paolo Furia, anch’egli biellese: «Se i fatti descritti dalle testale giornalistiche fosse confermati, desta meraviglia e stupore la scelta dell’assessora regionale Elena Chiorino di assumere nel proprio staff, pagato dalla regione Piemonte, l’ex poliziotto Ivano Bonadio. L’uomo, va ricordato, ha patteggiato per delle accuse molto gravi, tra cui quella inquietante di aver utilizzato la sua posizione di pubblico ufficiale per accedere a dati sensibili e riservati di migliaia di persone ed averli ceduti a terzi».
«Sappiamo che l’onorevole Delmastro – continua il segretario regionale del Pd – capo locale di Fratelli d’Italia (il partito di Elena Chiorino) è stato l’avvocato del fortunato nuovo staffista. In questi anni Fratelli d’Italia non ha mai mancato di attaccare, denunciare, accusare i “cerchi magici degli altri”, che esistessero o meno. Si aspetterebbero dunque scelte meno imbarazzanti e più libere da parte di un assessore che oggi deve rappresentare gli interessi di tutti i piemontesi e non solo degli amici “camerati”. D’altra parte già in qualità di sindaca di Ponderano, la nostra assessora dimostrava ben poca autonomia politica: una qualità fondamentale ma così rara in questa giunta regionale».

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