Seguici su

Attualità

“Prima i piemontesi”, la nuova legge sulla casa presentata a Biella

Alla presentazione l’assessore regionale Caucino

Pubblicato

il

“Prima i piemontesi”, la nuova legge sulla casa presentata a Biella

“Prima i piemontesi”, la nuova legge sulla casa presentata a Biella

Equità sociale, premialità per chi ha scelto di fare del Piemonte e del Biellese la propria casa. Ma anche  nuovi criteri di punteggio per l’assegnazione della casa popolare. Lunedì sera, presso la sede di via Orfanatrofio 18, a Biella, l’assessore regionale alle Politiche per la Casa, Chiara Caucino, ha presentato tutte le novità contenute nella nuova norma, approvata nelle scorse settimane in via definitiva dal Consiglio Regionale.
Con Caucino era presente l’onorevole Roberto Simonetti e il presidente dell’Atc Piemonte Nord, Marco Marchioni.
La nuova legge è destinata a rivedere in maniera significativa i punteggi di assegnazione, partendo dal presupposto di creare nuovi strumenti di premialità, in particolare in due fattispecie. Innanzitutto per dare un riconoscimento ai cittadini aventi diritto alla casa popolare, di qualsiasi nazionalità d’origine, che risiedono in Piemonte da 15, 20 o 25 anni.
Non solo, come ha ribadito Caucino: «Punta anche fortemente a mettere un punto fermo nel contrasto all’illegalità. E compresi i “furbetti”, coloro che si costruiscono una situazione reddituale tale da avere diritto alla casa popolare, ma che poi si scopre che posseggono beni “da ricchi”. Per questa categoria ci sarà un sostanzioso giro di vite. L’assegnatario, per avere la casa, non potrà infatti più possedere beni mobili registrati. Vale a dire automobili, motoveicoli di grossa cilindrata. E neppure  caravan inquadrati nella categoria dei beni di lusso. Inoltre sono stati esclusi dall’applicazione della legge 3 del 2010 gli immobili che verranno destinati alle forze dell’ordine per garantire sicurezza nei contesti più disagiati».

L’intervento di Caucino

E a proposito di contesti disagiati Caucino ha ricordato ai presenti che il Fondo Sociale è stato aumentato di 7 milioni di euro.
«Per non dimenticare lo sblocco della prima tranche dei fondi ex Gescal, «che – ha ricordato Marchioni – ricadranno quota parte anche sul territorio per ristrutturare ed efficientare stabili e alloggi popolari. Con la «ciliegina sulla torta» del cantiere, ormai ben avviato, per la costruzione di tre nuove palazzine a Cossato, che daranno alloggio a 42 famiglie. Un cantiere che era bloccato da più di dieci anni e che è stato riattivato grazie alla determinazione e alla sinergia tra Regione e Atc Piemonte Nord, nonostante ostacoli burocratici non indifferenti».
«Oltre a tutto ciò – ha proseguito Caucino –  abbiamo inserito nuovi principi orientati alla legalità.  Come il divieto di assegnazione a favore di coloro che hanno occupato abusivamente uno stabile Atc nei 10 anni precedenti.».
Nel Biellese gli ultimi dati disponibili parlano di un totale di 1929 alloggi di edilizia popolare di cui 1557 gestiti dall’Atc e 372 dai Comuni. La parte del leone la fa Biella che possiede, da sola, 276 alloggi gestiti dal Comune e 886 dall’Atc. P

Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook

7 Commenti

1 Commento

  1. Ardmando

    5 Marzo 2024 at 18:15

    Queste sono le iniziative lodevoli che devono essere portate avanti. E che le altre Regioni prendano esempio. Ci vuole più autonomia per le Regioni e meno controllo dello Stato centrale. Il sogno è trasformare l’Italia in una confederazione di Regioni.

  2. Sonia ganz

    5 Marzo 2024 at 18:59

    ma non prendete in giro i pochissimi biellesi e puemontesi veri rimasti….questo e’ davvero troppo…..ma non girano mai per biella questi ????

    • Ardmando

      6 Marzo 2024 at 8:29

      Commento ridicolo, inutile e offensivo. Mi spiace per lei, perchè la sua vita deve essere una sequenza di giorni amari e meschini.

  3. Schifata

    6 Marzo 2024 at 12:29

    E vai con l’Africa!!!!!🤣😂ONI ONI SENTO ODORE DI ELEZIONI E DI C…..NI😂🤣😂🤣😂🤣😂🤣😂🤣😂🤣😂🤣😂🤣

    • Ardmando

      6 Marzo 2024 at 18:49

      Commento ridicolo, inutile e offensivo. Mi spiace per lei, perchè la sua vita deve essere una sequenza di giorni amari e meschini.

  4. Sonia ganz

    6 Marzo 2024 at 19:01

    sembrerebbe solo x stranieri e forze dell’ ordine che quest’ ultime potrebbero pagarsi tranquillamente un affitto in centro, x i veri biellesi o veri piemontesi ???? sotto il ponte ????

  5. Ardmando

    7 Marzo 2024 at 8:43

    E’ incredibile la capacità di certi individui che commentano pur non sapendo leggere, dato che è palese che questa facoltà non sia in loro possesso. L’articolo cita testualmente “Innanzitutto per dare un riconoscimento ai cittadini aventi diritto alla casa popolare, di qualsiasi nazionalità d’origine, che risiedono in Piemonte da 15, 20 o 25 anni.”
    La frase “qualsiasi nazionalità” significa QUALSIASI e l’Italia è compresa in quel QUALSIASI. L’assegnazione di alloggi alle Forze dell’Ordine serve a mantenere un presidio di sicurezza all’interno degli stabili.
    Non è difficile leggere, si impara alle elementari. Chiaramente poi bisogna imparare a comprendere, ma questo presuppone la soddisfazione di altri requisiti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *