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Portano via i gioielli a un’anziana, fermati dopo una breve fuga

Continua la guerra ai truffatori. Due giovani malviventi presi dalla polizia che li stava già tenendo d’occhio.

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Portano via i gioielli a un’anziana, fermati dopo una breve fuga

Portano via i gioielli a un’anziana, fermati dopo una breve fuga.

Portano via i gioielli a un’anziana, fermati dopo una breve fuga

Hanno truffato e derubato una donna di Chiavazza e provato a dileguarsi, ma la loro fuga è durata poco: la polizia li stava già tenendo d’occhio e, dopo un breve inseguimento li ha tratti in arresto. Sono stati quindi assicurati alla giustizia i due giovani malviventi che si sono resi protagonisti di un raggiro – purtroppo l’ennesimo – ai danni di una pensionata biellese.

I fatti

È successo tutto nella giornata di giovedì scorso.  Nel corso della mattinata il personale della Squadra mobile, impegnato nelle consuete attività di monitoraggio – anche in borghese – delle aree cittadine più a rischio, nei pressi del parcheggio tra via Fratelli Rosselli e via Delleani ha notato un’auto con a bordo due uomini, che si guardavano attorno con fare sospetto.  Seguendo l’istinto, ma soprattutto l’intuito investigativo, gli agenti hanno deciso di avviare un servizio di osservazione e pedinamento del veicolo, che si è spostato verso Chiavazza per poi fermarsi nei pressi di una villetta. A quel punto il passeggero è sceso dall’auto ed è entrato all’interno dello stabile, uscendone dopo circa un paio di minuti e risalendo sulla vettura. Il conducente è quindi ripartito velocemente, imboccando perfino una rotonda contromano per cercare di garantirsi la fuga.

Il blocco del mezzo

Una manovra che non è servita: la pattuglia inseguitrice è riuscita comunque a raggiungerlo e a procedere al blocco del mezzo.
A bordo c’erano i due giovani visti poco prima, trovati in possesso di numerosi monili in oro. Da immediati accertamenti, è emerso che i gioielli erano quelli sottratti poco prima a una donna residente nella villetta di Chiavazza. Dopo il consueto riconoscimento, sono stati tutti riconsegnati all’anziana vittima. I poliziotti hanno poi ricostruito nel dettaglio quanto accaduto.

La truffa del falso carabiniere

Il modus operandi era stato quello “classico” della cosiddetta truffa del falso carabiniere, un tipo di raggiro tanto semplice quanto crudele. I criminali contattano telefonicamente le vittime, fingendosi agenti delle forze dell’ordine e inventando un’emergenza familiare, ad esempio il coinvolgimento di un figlio in un grave incidente stradale. Poi, approfittando del panico, della confusione e della forte tensione emotiva generati dalla finta emergenza, spingono gli anziani a consegnare denaro o gioielli per “evitare l’arresto” del loro caro.

I fermati

I due soggetti fermati, giovani poco più che ventenni provenienti da Napoli, sono stati quindi tratti in arresto per il reato di concorso in truffa aggravata. Nella giornata di ieri l’autorità giudiziaria ha convalidato l’arresto e si è proceduto con il processo per direttissima. I due truffatori sono stati così condannati a 8 mesi di reclusione. La Divisione Polizia Anticrimine, inoltre, ha emesso nei loro confronti il foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel comune di Biella. Si tratta del quinto arresto effettuato nelle ultime settimane dalla questura (una decina da inizio anno), un ulteriore segnale di quanto impegno le forze dell’ordine stiano mettendo nel contrasto a un fenomeno odioso come quello delle truffe agli anziani.

Immagine di repertorio

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