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Platinette perdona giornalista biellese

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Anche ai giornalisti ogni tanto “scappa la frizione”. E’ quanto accaduto a Giorgio Pezzana, firma storica de “Il Biellese”, ora in pensione, da 26 anni presenza fissa in sala stampa al Festival di Sanremo. E a Pezzana la “frizione è scappata” quando nel presentare sul web i cantanti dell’Ariston ha definito Mauro Coruzzi uno “scempio umano”.  Mauro Coruzzi è il vero nome di Platinette, il famoso artista che ha fatto del travestimento la sua carta d’identità.
Apriti cielo. La vicenda è balzata addirittura sulle cronache nazionali grazie ad un articolo apparso sul Fatto Quotidiano.  Alla fine però tutto si è risolto con un mea culpa.

Anche ai giornalisti ogni tanto “scappa la frizione”. E’ quanto accaduto a Giorgio Pezzana, firma storica de “Il Biellese”, ora in pensione, da 26 anni presenza fissa in sala stampa al Festival di Sanremo. E a Pezzana la “frizione è scappata” quando nel presentare sul web i cantanti dell’Ariston ha definito Mauro Coruzzi uno “scempio umano”.  Mauro Coruzzi è il vero nome di Platinette, il famoso artista che ha fatto del travestimento la sua carta d’identità.
Apriti cielo. La vicenda è balzata addirittura sulle cronache nazionali grazie ad un articolo apparso sul Fatto Quotidiano.  Alla fine però tutto si è risolto con un mea culpa.

“Ci sono circostanze – ha scritto il  giornalista biellese su Facebook – in cui è necessario avere il coraggio e l’onestà intellettuale di fare un passo indietro, riconoscendo i propri errori . Questa è una di quelle circostanze. All’atto della presentazione dell’elenco dei big, forse perchè contrariato che in quell’elenco di big ce n’erano veramente pochi, ho definito Platinette uno “scempio umano”. Una motivazione immotivata, offensiva, oltre che eccessiva».

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