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Pettinature Riunite, il commento dell’assessore Davide Eugenio Zappalà

Domani in consiglio l’approvazione del piano di recupero

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Riceviamo e pubblichiamo

Domani approveremo in consiglio un’importante delibera che consentirà la partenza dei lavori nel complesso industriale delle “Pettinature Riunite”, lungo Via Carso.

Troppo a lungo l’entrata della città è stata caratterizzata da questo imponente edificio dismesso, la cui condizione di abbandono, a cui i biellesi si erano mestamente abituati, mal rappresenta la dinamicità e la condizione economica che la città è ancora in grado di esprimere.

L’intervento si inserisce in un più ampio progetto urbanistico che inizia a prendere forma.

Si ha l’ambizione di rafforzare la congiunzione tra due aree della città, quella storica che dal quartiere Riva scende lungo Via Italia, e i quartieri residenziali del San Paolo e Masarone che hanno avuto un forte sviluppo durante gli anni della crescita economica.

Tra gli oneri di urbanizzazione che sono stati richiesti a chi effettuerà l’intervento, vi è anche la realizzazione di una pista ciclo pedonale che passi alle “spalle” delle Pettinature, una balconata sul Cervo, e la realizzazione di una rotonda tra Via Rivetti e Via Maggia che agevoli l’attraversamento della strada a chi proviene dai giardini di Via Carso a nord della stazione.

Analoga richiesta verrà presentata anche a coloro che effettueranno, speriamo in un futuro quanto più prossimo, l’intervento nello stabile degli “ex Rivetti”, in questo modo, intervenendo come comune alle spalle della Biverbanca, verremo ad avere un continuum ciclo pedonale che partendo dalla stazione porterà le persone direttamente in Via Bertodano, godendo di un meraviglio affaccio sul torrente e il Biellese orientale.

La via Bertodano è spaziosa e non è difficile pensare di incrementare le misure del marciapiede attualmente esistente, per giungere fino alla Piazza Vittorio Veneto dove si sono già reperite le risorse finanziarie per reimmaginare il luogo, trasformandolo da stazione dei pullman a vera piazza, centrale rispetto alla città, vivace e in grado di ospitare eventi.

Per quanto concerne, specificatamente, l’intervento sulle Pettinature, esso è stato studiato affinché venga dato massimo risalto al lavoro dell’architetto Pagano, facendo emergere l’imponenza della fabbrica degli anni ’30 e delle sue torri, andata poi soffocata con le aggiunte realizzate nel post guerra.

Riteniamo che questo sia il modo migliore per valorizzarne l’architettura monumentale, tanto che il progetto ha ottenuto plauso e autorizzazione da parte della Soprintendenza.

Il tutto è finanziato da chi ha intenzione di realizzare un’attività commerciale, e questo ha portato alcuni a storcere il naso sostenendo che “a Biella vi sono già troppi supermercati”, ma a questa osservazione è opportuno che rispondano gli uffici studi delle compagnie di distribuzione.

Non credo che questo intervento andrà ad impattare col commercio del centro cittadino, si tratta di competizione tra la grande distribuzione che non tratta i generi merceologici di qualità dei centri città, piuttosto contribuirà a riportare verso nord il baricentro del commercio, negli ultimi anni scivolato nel tratto compreso tra Corso Europa e la Trossi.

Una minoranza ha rimproverato al comune il non aver voluto ritagliarsi degli spazi per sé. Critica sicuramente da rispettare già solo per la carica di interesse e amore per la città che da essa si può desumere. Abbiamo deciso di agire diversamente perché Biella ha già lavorato molto negli anni per la creazione di luoghi di ritrovo per attività culturali, abbiamo una biblioteca meravigliosa in P.za Curiel, una biblioteca per ragazzi, una ludoteca, un teatro, un Museo del Territorio con annessa sala conferenze e spazi espositivi, un intero palazzo al Piazzo dedicato alle attività giovanili.

C’è bisogno di tutelare la spesa corrente, ognuno di questi edifici comporta costi di manutenzione e gestione e ogni nuovo polo contribuisce a frammentare l’offerta culturale.

Davide Eugenio Zappalà

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