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Ok alla navetta Biella-Santhià

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sono risultati buoni quelli raccolti dalla folta delegazione biellese accolta nella mattina di martedì 29 settembre a Torino dal presidente della Regione Sergio Chiamparino e dall’assessore ai trasporti Francesco Balocco. Lavorare per treni migliori e più efficienti era l’obiettivo del gruppo di rappresentanti pubblici (dal sindaco Marco Cavicchioli al presidente della Provincia Emanuele Ramella Pralungo, dai consiglieri regionali Vittorio Barazzotto e Gilberto Pichetto ai tre parlamentari biellesi, non presenti all’incontro ma pronti a spingere il progetto), istituzionali (Camera di Commercio) e privati (Fondazione Cassa di Risparmio, Unione Industriale, Banca Sella), con il “rinforzo” dei portavoce dei pendolari.

Notizie positive nell’immediato (piena disponibilità a trasformare il Biella-Santhià in una navetta) e nel medio periodo (con l’apertura a inserire l’elettrificazione della linea nei prossimi bandi sulla rete ferroviaria): sono risultati buoni quelli raccolti dalla folta delegazione biellese accolta nella mattina di martedì 29 settembre a Torino dal presidente della Regione Sergio Chiamparino e dall’assessore ai trasporti Francesco Balocco. Lavorare per treni migliori e più efficienti era l’obiettivo del gruppo di rappresentanti pubblici (dal sindaco Marco Cavicchioli al presidente della Provincia Emanuele Ramella Pralungo, dai consiglieri regionali Vittorio Barazzotto e Gilberto Pichetto ai tre parlamentari biellesi, non presenti all’incontro ma pronti a spingere il progetto), istituzionali (Camera di Commercio) e privati (Fondazione Cassa di Risparmio, Unione Industriale, Banca Sella), con il “rinforzo” dei portavoce dei pendolari.

«Le parole di Chiamparino ci hanno confortato» spiega Marco Cavicchioli. «I primi risultati potrebbero vedersi già con l’entrata in vigore del nuovo orario. Trasformare il Biella-Santhià in una navetta vorrebbe dire avere lo stesso treno che percorre la tratta nei due sensi, eliminando l’incrocio a Salussola e quindi un rischio di ritardi. Oggi il treno che si ferma per un problema in una direzione blocca anche l’altro, e le coincidenze saltano». Il provvedimento, oltre ad aumentare l’affidabilità, potrebbe far guadagnare 7-8 minuti sui tempi di percorrenza ed essere adottato a breve, già con la revisione di orario di dicembre.

Quanto all’elettrificazione, la delegazione biellese ha ascoltato la disponibilità della Regione a inserirla nei progetti da finanziare con i nuovi bandi. «Soprattutto» aggiunge Cavicchioli «la disponibilità data dal territorio, e dalla Fondazione Cassa di Risparmio in particolare, a portare un progetto preliminare già pronto vorrebbe dire muovere un passo in avanti sostanziale, in un iter che spesso rischia di fermarsi ai primi ostacoli. Ci stiamo concentrando sulla Biella-Santhià perché la Biella-Novara presenta problemi strutturali più difficili da risolvere. Ma l’obiettivo è ottenere qualche miglioria anche su quella tratta. È giusto però sottolineare l’intesa senza precedenti del territorio che, questa volta, riesce davvero a parlare con una sola voce facendo sentire la sua forza e i suoi bisogni». Bisogni che, a volte, vanno oltre le necessità dei pendolari di raggiungere le grandi città: «Pietro Sella» spiega Cavicchioli «ha sottolineato come il gruppo Banca Sella abbia bisogno di professionalità specializzate che a Biella non si trovano. Per loro un collegamento efficiente con Torino e Milano vuol dire portare da noi con facilità le persone di cui hanno bisogno».

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