Attualità
Oggi e domani le Giornate FAI
La manifestazione ha infatti portata nazionale e in quei due giorni tutta Italia farà primavera. Sono 780 i luoghi aperti in 340 località di tutte le regioni, con visite a contributo libero. Tutti i fondi raccolti saranno utilizzati per proteggere il nostro patrimonio paesaggistico e culturale. Un’iniziativa supportata anche dalla Rai, dal 16 al 22 marzo, attraverso la campagna di raccolta fondi via-sms al 45507.
Punta sulla collina il FAI di Biella. Per la 23esima edizione delle Giornate FAI di Primavera oggi e domani, la delegazione biellese apre al pubblico con tre luoghi accomunati da un saldo legame con la terra. Quello biellese è un micro-evento nel macro. La manifestazione ha infatti portata nazionale e in quei due giorni tutta Italia farà primavera. Sono 780 i luoghi aperti in 340 località di tutte le regioni, con visite a contributo libero. Tutti i fondi raccolti saranno utilizzati per proteggere il nostro patrimonio paesaggistico e culturale. Un’iniziativa supportata anche dalla Rai, dal 16 al 22 marzo, attraverso la campagna di raccolta fondi via-sms al 45507.
La collina tra Vigliano biellese e Cerreto Castello è la protagonista di queste due giornate. Il FAI di Biella vuole riportare alla riscoperta delle potenzialità della montagna e dell’agricoltura locale. La collina delle delizie. Memorie e destino, ecco la declinazione biellese all’evento nazionale. Un titolo che ne racchiude la chiave di lettura e che chiama il pubblico a riscoprirsi e a riflettere sul suo passato, ma soprattutto sul suo futuro. Tre i luoghi scelti e un unico comune denominatore: la presenza dei vigneti.
Il Castello di Montecavallo infatti, sorge tra i vigneti di origine medievale della collina di Vigliano. Proprietà dell’erede dell’antica casata degli Avogrado, col suo stile neo-gotico, offre molti spunti di visita: il parco, la vigna, la cappella e le antiche cantine specializzate nella produzione di vini rinomati.
Altra protagonista di queste due giornate è Villa Era che ha il fascino di un nucleo rurale trasformato in elegante residenza ottocentesca dai Magnani. Proprietà della famiglia Rivetti vanta un vigneto e un giardino in tipico stile piemontese ottocentesco.
Tuttavia, la vera novità consiste nell’apertura di Villa Rosazza che sinora non era mai stata accessibile ai visitatori. Una villa che nasce come una sorta di azienda agricola e che, con gli interventi architettonici del 1770 di Pietro Giacomo Gromo, si trasforma nel ‘Palazzo’. Da scoprire il frutteto, il vigneto e la sala affrescata dai fratelli Galliari.
Per queste giornate di primavera grande è la collaborazione dei più giovani e Davide Fuffara, referente regionale FAI giovani, lo ricorda: «c’è stata una buona adesione». Infatti, sono 130 gli Apprendisti Ciceroni di quest’anno, tutti studenti delle scuole superiori che guideranno il pubblico nella visita ai siti. Buona partecipazione è arrivata anche dagli universitari del Rotaract. Il FAI giovani si occuperà poi dell’apertura di Villa Flecchi e della sua collezione d’arte: 60 opere che narrano l’evolversi della pittura italiana e piemontese tra ottocento e novecento. Tra queste spiccano i capolavori di Antonio Fontanesi e Lorenzo Delleani.
Aperta a Trivero anche Casa Zegna, già da venerdì 20 con una giornata dedicata alle scolaresche e da sabato ai più.
L’evento nell’evento. Sabato 21 alle 15, presso Villa Era , il botanico Guido Piacenza e l’architetto paesaggista Filippo Pizzoni saranno chiamati a intervenire sul tema “L’importanza del giardino per vivere in armonia”.
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