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“O mangiamo o paghiamo le rate, mia moglie ha bisogno di un lavoro”

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Due ragazzi si innamorano e iniziano a fare progetti, trovano entrambi un impiego e decidono di realizzare il loro sogno: cercano una casa, comprano i mobili, si sposano e mettono al mondo una bimba. Per quanto incredibile, non è una favola, succede ancora, anche nell’Italia del 2015. In quest’Italia, però, il sogno può facilmente trasformarsi in un incubo. Basta che uno dei due rimanga senza lavoro.

Due ragazzi si innamorano e iniziano a fare progetti, trovano entrambi un impiego a tempo indeterminato e decidono di realizzare il loro sogno: cercano una casa, comprano i mobili, progettano un futuro, si sposano e mettono al mondo una bambina. Per quanto incredibile, non è una favola, succede ancora nonostante la crisi, anche nell’Italia del 2015. In quest’Italia, però, il sogno può facilmente trasformarsi in un incubo. Basta che uno dei due coniugi rimanga senza lavoro, un’eventualità che nemmeno un contratto a tempo indeterminato è in grado di scongiurare.
A raccontarci la sua storia e a chiedere aiuto è Antonio Dalessandro, 25 anni, di Biella. Sua moglie Vincenza è stata licenziata ad agosto, pochi mesi dopo la nascita della piccola. E adesso hanno bisogno che trovi una nuova occupazione per poter tirare avanti.

«La bambina – spiega Antonio – è nata a giugno, il 6 agosto mia moglie è stata licenziata a causa della crisi, dopo sette anni di lavoro per la stessa azienda. Non mi interessa fare polemiche e non voglio nemmeno pensare che sia successo perché abbiamo deciso di diventare genitori, però devo fare i conti con la dura realtà: il mio stipendio non basta più e non sappiamo come far fronte ai finanziamenti, chiesti non per comprare cose futili, ma per porre delle basi solide alla nostra vita insieme».

Antonio ha tentato di ottenere una sospensione provvisoria, senza successo: «Mi è stato risposto che con i finanziamenti personali non è possibile, al massimo possono concedermi un’ulteriore rateizzazione. Attualmente il mio stipendio  equivale grosso modo al totale delle nostre spese mensili, se ne va tra rate e affitto dell’appartamento. Cosa devo fare?».

Per un po’ i due giovani sposi se la sono cavata anche grazie alla disoccupazione, pur  trattandosi di una cifra molto bassa (circa 250 euro). Ora, però, è venuto a mancare anche questo piccolo contributo e Vincenza non è ancora riuscita a trovare un altro lavoro. Nel frattempo i costi sono aumentati a causa di alcuni problemi di salute che hanno colpito la bambina. «E’ per questa ragione – spiega Antonio – che ho provato a rivolgermi a voi. Mia moglie ha portato curriculum dappertutto, senza fortuna. Vorrei quindi lanciare un appello e chiedere una mano: non voglio elemosine, ma un lavoro per la mia consorte, anche qualche ora alla settimana sarebbe meglio di niente. Abbiamo addirittura già iscritto la nostra bambina all’asilo, inizierà tra poco, proprio perché pensavamo e speravamo che Vincenza trovasse un impiego in tempi rapidi. Purtroppo non è stato così. Spero che questa situazione cambi perché altrimenti dovrò scegliere: o paghiamo le rate o mangiamo».

Chiunque abbia la possibilità di dare una mano a questa giovane famiglia, anche se si trattasse solo di un impiego temporaneo o per poche ore al giorno, può contattare Vincenza al 347-72.49.140.

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