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Non possiamo restare ancora a guardare

Sale & pepe, la rubrica di Luigi Apicella

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Biella, come volevasi dimostrare, avrà le sue luminarie natalizie. Non importa se low cost ma era impensabile immaginare che un Comune a guida centrodestra come il nostro, con una Regione Piemonte di centrodestra, con un governo di centrodestra in via di formazione potesse spegnere le luci su una festa “tradizionale” come il Natale.

Indipendentemente dalla crisi sociale, economica, energetica che le nostre famiglie stanno vivendo in queste settimane. Crisi che resta centrale, sostanziale anche se analizzando il dibattito politico di queste ore più che della guerra tra Putin e l’Ucraina si è parlato di un’altra “guerra parallela”, quella tra la Meloni e Berlusconi, ai ferri corti per il toto ministri ma anche per una questione di leadership mai affrontata fino in fondo.

Quindi, mentre l’autunno è alle porte, con tutte le conseguenze che si teme arriveranno, da noi, è sempre tempo per “scaramucce partitiche” senza tempo su scranni, sedie, posti e ministeri come se non ci fosse un domani. Dalla Russia di Putin a La Russa di Ignazio – con tutte le polemiche sulle modalità di elezione del neo presidente del Senato – il passo, se non fosse così drammatico, farebbe quasi sorridere. Ma non è così.

E di questa abitudine tutta italica di continuare “a non remare” fin che la barca va anche Biella ne è testimone. L’appello dell’assessore regionale al Welfare Chiara Caucino – che sollecita la giunta Biella dello stesso colore politico – a fare presto per non perdere le risorse legate al PNRR sul tema riqualificazione delle case popolari (in ballo ci sono circa 850 mila euro la cui disponibilità scade il 31 dicembre) ne è la prova più lampante. Quale è il cronoprogramma della giunta Corradino, tra approvazione della progettazione e istituzione del bando di gara necessario, si chiede in sostanza Caucino che, evidentemente, conoscendo da vicino i suoi interlocutori, ha deciso di muoversi per tempo, pubblicamente, per sollecitare una risposta chiara e precisa che deve andare al di là del solo via libera del piano di fattibilità tecnico esecutivo.

Un appello a darsi una mossa, visti i precedenti “buchi” del Comune di Biella sul fronte finanziamenti del PNRR, che arriva anche da altre forze politiche locali preoccupate del fatto che – a loro dire – sarebbero a rischio altri 60 milioni di investimenti dall’Europa non essendoci ancora i progetti esecutivi necessari. Prevenire, si sa, è meglio che curare, un sollecito è meglio che restare in silenzio sperando nella buona stella di Zappalà e Moscarola che al riguardo hanno minimizzato dando ampie rassicurazioni in merito.

Staremo a vedere, la speranza è che sia tutto in cammino ma occorre vigilare con mille occhi e mille orecchie per impedire che Biella perda, ancora una volta, quel treno che da queste parti passa una sola volta. Se così non fosse non credo che la nostra città, con la sua maggioranza silenziosa, resterebbe ancora una volta a guardare, senza farsi sentire, accontentandosi dei soli “vantaggi” (si fa per dire) sul territorio rappresentati dal 25 supermercato forse in arrivo…
Luigi Apicella

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