Attualità
Neonato morto,costituita commissione di esperti esterna
L’Asl di Biella rende noto che In riferimento “al caso del neonato nato morto presso il reparto di ostetricia e ginecologia come Azienda desideriamo in primo luogo porgere le nostre più sentite condoglianze alla famiglia. Siamo profondamente addolorati per quanto accaduto e lo sono altresì tutti gli operatori del reparto”.
“Dai primi riscontri effettuati e dalla documentazione clinica risulta che nel caso specifico si è trattato di un neonato nato morto, al termine di una gravidanza e di un travaglio di parto a decorso apparentemente regolare”.
“Come azienda – vogliamo esprimere la nostra vicinanza alla famiglia. Siamo convinti che vi sia stato il massimo impegno da parte degli operatori che hanno sempre agito – e continuano a farlo – con dedizione e professionalità. Per supportare i nostri primari facenti funzione abbiamo deciso di costituire una commissione di esperti esterna che ha il compito di effettuare un audit clinico. L’obiettivo è quello di verificare le procedure seguite all’interno della struttura, soprattutto in riferimento all’aggiornamento e aderenza dei protocolli in uso rispetto alle linee guida nazionali e internazionali. Fanno parte del team di esperti la Prof.ssa Tullia TODROS Direttore della S.C. a Direzione Universitaria di Ostetricia e Ginecologia ad indirizzo Materno-Infantile, professore di 1° Fascia presso il Dipartimento di Discipline Ginecologiche e Ostetriche dell’Università di Torino; – Prof. Giancarlo DI VELLA Direttore del Servizio di Medicina Legale dell’A.O.U. “Città della Salute e della Scienza” di Torino, Professore Ordinario di Medicina Legale presso l’Università di Torino; – Dr. Carlo Emilio PRASTARO Dirigente medico preposto al “Coordinamento Unità di Gestione del Rischio Clinico.
La mortalità perinatale – intesa come somma dei nati morti dalla 28° settimana + i neonati morti nel primo mese di vita – e del 5 per 1000 (2,5 per mille i nati morti e 2,5 i morti). L’Asl di Biella non ha registrato un incremento di mortalità e i dati sono in linea con la media complessiva registrata”.
L’Asl di Biella rende noto che In riferimento “al caso del neonato nato morto presso il reparto di ostetricia e ginecologia come Azienda desideriamo in primo luogo porgere le nostre più sentite condoglianze alla famiglia. Siamo profondamente addolorati per quanto accaduto e lo sono altresì tutti gli operatori del reparto”.
“Dai primi riscontri effettuati e dalla documentazione clinica risulta che nel caso specifico si è trattato di un neonato nato morto, al termine di una gravidanza e di un travaglio di parto a decorso apparentemente regolare”.
“Come azienda – vogliamo esprimere la nostra vicinanza alla famiglia. Siamo convinti che vi sia stato il massimo impegno da parte degli operatori che hanno sempre agito – e continuano a farlo – con dedizione e professionalità. Per supportare i nostri primari facenti funzione abbiamo deciso di costituire una commissione di esperti esterna che ha il compito di effettuare un audit clinico. L’obiettivo è quello di verificare le procedure seguite all’interno della struttura, soprattutto in riferimento all’aggiornamento e aderenza dei protocolli in uso rispetto alle linee guida nazionali e internazionali. Fanno parte del team di esperti la Prof.ssa Tullia TODROS Direttore della S.C. a Direzione Universitaria di Ostetricia e Ginecologia ad indirizzo Materno-Infantile, professore di 1° Fascia presso il Dipartimento di Discipline Ginecologiche e Ostetriche dell’Università di Torino; – Prof. Giancarlo DI VELLA Direttore del Servizio di Medicina Legale dell’A.O.U. “Città della Salute e della Scienza” di Torino, Professore Ordinario di Medicina Legale presso l’Università di Torino; – Dr. Carlo Emilio PRASTARO Dirigente medico preposto al “Coordinamento Unità di Gestione del Rischio Clinico.
La mortalità perinatale – intesa come somma dei nati morti dalla 28° settimana + i neonati morti nel primo mese di vita – e del 5 per 1000 (2,5 per mille i nati morti e 2,5 i morti). L’Asl di Biella non ha registrato un incremento di mortalità e i dati sono in linea con la media complessiva registrata”.
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