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Nell’ex Upim apre “Al Senter”

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Presto anche Biella avrà la sua Rinascente. Qualcosa comincia a muoversi all’interno dei locali dell’ex Upim, dove al piano terra si sta installando proprio in questi giorni l’ufficio commerciale. Sarà questo ad accogliere le prenotazioni delle aziende per gli spazi in cui verranno suddivisi pian terreno e secondo piano della struttura, dedicati alla vendita di vestiario, accessori e oggettistica (si può affittare uno spazio anche via telefono al 3489689151).

Presto anche Biella avrà la sua Rinascente. Qualcosa comincia a muoversi all’interno dei locali dell’ex Upim, dove al piano terra si sta installando proprio in questi giorni l’ufficio commerciale. Sarà questo ad accogliere le prenotazioni delle aziende per gli spazi in cui verranno suddivisi pian terreno e secondo piano della struttura, dedicati alla vendita di vestiario, accessori e oggettistica (si può affittare uno spazio anche via telefono al 3489689151). Il modello a cui ci si ispirerà sarà quello de La Rinascente che è anche quello di Sorelle Ramonda: un ampio open space in cui le aziende affittuarie potranno vendere ed esporre all’interno del proprio spazio personalizzato. Gli altri due piani invece saranno organizzati secondo il modello di cui si parla già da qualche mese: piano interrato occupato dal food e ampio ristorante all’ultimo piano. Se tutto va secondo le previsioni a dicembre i biellesi potranno varcare le soglie del nuovo centro.  

I partecipanti alla grande impresa sono dunque ancora da definire, ma ci sono già diversi interessi in fase avanzata. Per adesso il centro ha un progetto ben dettagliato, la cui costruzione dovrebbe partire prima dell’estate, e un nome: “Al Senter”, così si chiamerà il nuovo polo commerciale, facendo l’occhiolino al dialetto piemontese. A raccontarcelo è Roberto Cannone, l’architetto responsabile del progetto, che chiarisce meglio come verrà trasformata quella che fu l’Upim: «Il piano terra e il secondo piano saranno divisi in spazi di dimensioni variabili, 20 o 30 in totale e a seconda delle richieste, che saranno dati in affitto alle singole attività. Gran parte degli stand saranno fissi, ma è prevista anche una sezione temporanea che gli allestitori occuperanno a rotazione, di modo da garantire l’accesso a negozi sempre nuovi e vivacizzare l’ambiente. La maggior parte delle aziende saranno biellesi, ma stiamo cercando di far entrare nel progetto anche alcuni grandi marchi». Biellese è anche la manodopera al lavoro, la Errebi Cartotecnica di Vigliano, che si sta occupando dell’ufficio commerciale e che lavorerà poi all’allestimento scenico degli stand.

«L’ambiente è nei progetti molto aperto e arioso, senza barriere tra un’attività e l’altra. Gli spazi disponibili vanno dagli 11-12 mq per i più piccoli ai 100-150 mq di quelli più grandi, con possibilità di accorpare stand tra loro separati. C’è anche l’opportunità di creare attività con pareti chiuse, più simili a veri e propri negozi.

Per quanto riguarda l’allestimento, ogni spazio avrà una dotazione standard che i singoli marchi potranno poi personalizzare in accordo con la proprietà, pur mantenendo la coerenza di fondo del centro».

Il piano interrato è come già detto dedicato all’alimentare: «Sarà completamente indipendente dal piano terra, con possibilità di entrarvi dall’esterno senza passare dagli altri negozi. Una delle possibilità è quella di creare un mercato permanente, con bancarelle ordinate sul modello di Eataly o della milanese Peck».

Per quanto riguarda il terzo e ultimo piano, invece, «l’ambiente è stato completamente rinnovato, e vi troverà posto un ristorante con una sala da 200 mq, dalle pareti completamente vetrate e dotata di ampia terrazza per i mesi primaverili e estivi. Il target del ristorante è dai 30-35 anni in su: l’obiettivo è anche quello di movimentare le serate biellesi con un’alternativa di qualità». Nel progetto è presente anche un bar collocato al primo piano dello stabile: come il ristorante dovrebbe affacciarsi su un’ampia vetrata nell’angolo tra via Cristoforo Colombo e via Gramsci. «Il modello è quello di Starbucks: vogliamo proporre un bar giovane, con connessione wifi, ampia gamma di prodotti e con la possibilità di acquistare caffè all’italiana e all’americana da asporto».

È insomma in arrivo nel centro di Biella un po’ di aria da grande città, condensata in un luogo giovane e moderno che si spera possa dare nuovo slancio anche alle attività commerciali del circondario. «Abbiamo in mente di costruire qualcosa di nuovo e di diverso, che crei movimento e porti un flusso costante di persone – commenta Cannone – Abbiamo avviato un dialogo molto stretto sia con i commercianti locali e di zona, sia con il Comune. Puntiamo anche a far riaprire una parte di via Gramsci al traffico per facilitare l’accesso “Al Senter”».

Gaia Quaglio


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