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Nella valle di Mosso 1.937 pazienti sono senza medico

L’amministrazione comunale ha voluto incontrare i cittadini per fare il punto

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VALDILANA – Nella valle di Mosso 1.937 pazienti sono senza medico. Per loro sono stati attivati gli ambulatori Ucat, ma si pensa anche di far lavorare in rete i professionisti presenti.

Nei giorni scorsi l’amministrazione comunale di Valdilana ha voluto un incontro con la popolazione per spiegare la situazione e pensare insieme le strategie.

Nella valle di Mosso 1.937 pazienti sono senza medico

«Nel mese di ottobre del 2023 i due medici presenti Zariate e Soukrat per motivi personali hanno rassegnato le dimissioni all’Asl – ha spiegato il sindaco Mario Carli -. Avevano rispettivamente 750 e 800 pazienti. Va ricordato che il medico di medicina generale ha un contratto di convenzione con Asl e non è dipendente diretto. Fatto sta che quei pazienti si sono trovati senza medico appunto a ottobre».

«L’Asl Biella, a cui non si può rimproverare nulla, ha aperto l’ufficio Ucat e ha messo medici a disposizione per le circa 1.500 persone che erano senza un riferimento sanitario – prosegue -. E’ stata poi data deroga agli otto dottori che hanno l’attività su Valdilana e Vallestrona di ampliare il numero di pazienti da 1.500 a 1.800. La normativa ne prevede 1.200 ciascuno, si è andati in deroga già a 1.500 e ora siamo a 1.800».

Poi è mancato il dottor Raffaele Girardi e la situazione si è complicata. «I 1.836 pazienti del dottor Girardi – ha ricordato Carli – fino a dicembre hanno potuto avere la copertura dei colleghi professionisti già presenti sul territorio».
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Una sorta di “beffa”

Nel frattempo l’Asl si è mossa per cercare altro personale da portare sul territorio. «E’ stato trovato un medico proveniente dalla Calabria – riprende il primo cittadino -, ci siamo incontrati e abbiamo raccontato la situazione. Abbiamo messo a disposizione gli ambulatori, abbiamo offerto anche la disponibilità di avere un alloggio. A gennaio però ha detto che non era più interessato al posto».

Da qui la decisione di potenziare l’Ucat per le 1.937 persone che in tutta la valle di Mosso non hanno un medico. L’ufficio Ucat è stato studiato per dare una risposta al diritto costituzionale della salute. E’ una unità continuativa assistenziale territoriale e vede impegnati cinque medici che a turno tengono aperto un ambulatorio per fare visite, garantendo visite domiciliari e dando supporto alle persone che hanno bisogno nelle Rsa.

Il servizio è un retaggio del periodo Covid, sono professionisti che servivano a potenziare il lavoro dei medici di medicina generale. Una attività implementata con un investimento di 90mila euro da parte dell’Asl.

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