Attualità
Mostra fotografica nell’atrio dell’ospedale
E’ stata allestita ieri nell’atrio del nuovo ospedale di Biella una mostra fotografica a cura di Patrizio Zuffo. “Giromondo”: è il titolo scelto per il percorso di scatti attraverso cui sarà possibile ripercorrere diversi scenari, europei e internazionali. Quanti si recheranno in ospedale in queste settimane potranno, anche solo per un attimo, “viaggiare” con la fantasia tra Africa, America, Asia e Europa. Si tratta di una mostra fotografica che punta ad illustrare il viaggio. Non un viaggio qualsiasi, ma quello di un fotografo professionista, Patrizio Zuffo, curioso del mondo. Una somma di ricordi, di strade percorse, di volti sconosciuti – e poi conosciuti – di paesi lontani. Queste immagini ci ricordano che il viaggio interiore è ben più lungo di ogni altro che possiamo affrontare in vita, ma è arricchito proprio dalla logica dell’incontro tipico del viaggiatore: degli occhi che vedono e guardano, delle mani che indicano e si stringono. Patrizio Zuffo mette a disposizione i suoi sguardi; si tratta di documenti di viaggio che non hanno la pretesa di essere immagini artistiche, ma rispecchiano le diverse realtà del mondo. L’esposizione sarà presente in ospedale fino al 29 agosto. Diversi scatti saranno donati all’ospedale per abbellire le pareti di alcune sale d’attesa.
E’ stata allestita ieri nell’atrio del nuovo ospedale di Biella una mostra fotografica a cura di Patrizio Zuffo. “Giromondo”: è il titolo scelto per il percorso di scatti attraverso cui sarà possibile ripercorrere diversi scenari, europei e internazionali. Quanti si recheranno in ospedale in queste settimane potranno, anche solo per un attimo, “viaggiare” con la fantasia tra Africa, America, Asia e Europa. Si tratta di una mostra fotografica che punta ad illustrare il viaggio. Non un viaggio qualsiasi, ma quello di un fotografo professionista, Patrizio Zuffo, curioso del mondo. Una somma di ricordi, di strade percorse, di volti sconosciuti – e poi conosciuti – di paesi lontani. Queste immagini ci ricordano che il viaggio interiore è ben più lungo di ogni altro che possiamo affrontare in vita, ma è arricchito proprio dalla logica dell’incontro tipico del viaggiatore: degli occhi che vedono e guardano, delle mani che indicano e si stringono. Patrizio Zuffo mette a disposizione i suoi sguardi; si tratta di documenti di viaggio che non hanno la pretesa di essere immagini artistiche, ma rispecchiano le diverse realtà del mondo. L’esposizione sarà presente in ospedale fino al 29 agosto. Diversi scatti saranno donati all’ospedale per abbellire le pareti di alcune sale d’attesa.
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