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Morte in culla, fenomeno ancora misterioso

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Si è conclusa, a Montevideo Uruguay,  la Conferenza Internazionale sulla nati-mortalità e sulla Morte Improvvisa del lattante SIDS. Hanno partecipato 21 Paesi  tra cui l’Italia che ha visto tra i suoi relatori il Dr. Alessandro Vigo, Responsabile del Centro per la Medicina del Sonno e della SIDS della Regione Piemonte.

Si è conclusa, a Montevideo Uruguay,  la Conferenza Internazionale sulla nati-mortalità e sulla Morte Improvvisa del lattante SIDS. Hanno partecipato 21 Paesi  tra cui l’Italia che ha visto tra i suoi relatori il Dr. Alessandro Vigo, Responsabile del Centro per la Medicina del Sonno e della SIDS della Regione Piemonte.

La Sindrome della Morte Improvvisa del Lattante (S.I.D.S., dall’acronimo inglese Sudden Infant Death Syndrom, comunemente conosciuta come “morte in culla”) è la causa assegnata alla morte improvvisa e inattesa, che si verifica durante il sonno, di un bambino di età inferiore a 12 mesi  e che resta priva di spiegazione. L’epidemiologia evidenzia che la maggior parte degli eventi si verificano entro i primi 6 mesi di età, con un picco di incidenza tra i 2 e i 4 mesi. A questo periodo della vita corrisponde infatti, come possibile conseguenza dei rapidi processi maturativi in corso, una particolare instabilità dei meccanismi deputati al controllo delle principali funzioni vitali dell’organismo: l’attività cardiaca e respiratoria.

Quali sono le cause? Si ipotizza che la causa della SIDS possa risiedere in un funzionamento non ancora adeguato del sistema nervoso che, in particolari situazioni ambientali ed in soggetti predisposti,  non renda possibile la corretta regolazione della funzionalità cardiorespiratoria.