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“Mia figlia visitata in modo troppo superficiale”

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La piccola non riusciva ad appoggiare la gamba a terra per il gran dolore e così il padre l’ha riportata  in braccio a casa. “Siamo tornati a Netro dove abbiamo una seconda casa – spiega Giordano Villa – e  abbiamo aspettato il giorno dopo per vedere se il problema si risolveva. L’indomani, però, la piccola accusava ancora un gran dolore così ci siamo diretti al pronto soccorso del nuovo ospedale di Biella.

Brutto inizio d’anno per i genitori della piccola Margherita Villa, una  una bimba di cinque anni  che il primo gennaio è caduta mentre  sciava sulle piste di Chamois. La piccola non riusciva ad appoggiare la gamba a terra per il gran dolore e così il padre l’ha riportata  in braccio a casa. “Siamo tornati a Netro dove abbiamo una seconda casa – spiega Giordano Villa – e  abbiamo aspettato il giorno dopo per vedere se il problema si risolveva. L’indomani, però, la piccola accusava ancora un gran dolore così ci siamo diretti al pronto soccorso del nuovo ospedale di Biella. Con nostra sorpresa il medico che l’ha visitata,  ha deciso di evitare la radiografia diagnosticando una semplice distrazione muscolare e bendando con zinco la gamba. Ci ha lasciati andare a casa dicendo che la piccola poteva tranquillamente appoggiare il piede e tentare di camminare appena se la fosse sentita”.
Tornati a Milano, l’otto di gennaio,  i genitori di Margherita hanno  portato la bimba all’Istituto ortopedico  “Gaetano Pini”.
“La visita fatta a Biella non ci convinceva affato. Inoltre la bimba aveva sempre un gran dolore  – racconta ancora l’uomo – Qui la conferma dei nostri dubbi. I medici dopo aver fatto una radiografia hanno diagnosticato la rottura della tibia e ingessato tutta la gamba per 40 giorni”.
La piccina è quindi entrata con una semplice fasciatura e uscita con una medicazione ben diversa e soprattutto, secondo quello che affermano i genitori, con una diagnosi ribaltata. “Non menziono la sorpresa dei medici sapendo che la bambina era stata visitata in un pronto soccorso e mandata via senza radiografia e con una benda e con il rischio altissimo di scomporre la frattura”.
Un episodio che ha fatto indignare i genitori che ora stanno addirittura valutando di rivolgersi ad un legale. “E’ davvero sorprendente la superficialità con cui i medici  hanno visitato nostra figlia – afferma -, valuteremo se fare causa. Nel frattempo le scuse sarebbero il minimo da aspettarsi e mi auguro che essere informati dei propri errori aiuti per il futuro. Avete risparmiato qualche euro per una radiografia, ma avete creato molti problemi a una bambina. Mi pare bel esempio di sanità che non funziona”.
Dal canto suo l’Asl non ha fatto attendere una risposta in merito. “L’Azienda Sanitaria Locale ha recepito la segnalazione -si legge nel comunicato diramato a seguito della segnalazione – in modo da valutare le modalità più opportune per prendere contatto diretto con i famigliari”.

e.f.

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