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Meno infortuni, sempre troppi
I dati forniti dall’Asl attraverso il servizio Spresal: nel periodo gennaio-luglio calo di 31 rispetto al 2024
Meno infortuni, sempre troppi. L’Azienda sanitaria locale attraverso il servizio dello Spresal è impegnata nella prevenzione e nel monitoraggio della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Un’attività articolata e complessa, che comprende un costante monitoraggio di quanto accade in Italia, in Piemonte e ovviamente nel Biellese. Dove meno di due settimane fa una ragazza è morta e un altro giovane è rimasto gravemente ferito: in un maneggio a Cossato e in un’azienda agricola a Cavaglià.
Meno infortuni, sempre troppi
“Nel periodo gennaio-luglio, in relazione allo stesso periodo del 2024, un lieve decremento delle denunce d’infortunio. -255 eventi sul totale delle comunicazioni d’infortunio e delle denunce d’infortunio. Questo è principalmente riconducibile all’effettiva diminuzione degli infortuni in occasione di lavoro (-320). Nonostante il lieve aumento degli infortuni in itinere (+65), cioè sul percorso casa-lavoro-casa. Per i quali non vi è correlazione con i rischi lavorativi prevenibili”, si legge in una nota ufficiale dell’Asl.
“Si fa presente che tali dati si riferiscono alle denunce d’infortunio iniziali. Questo costituisce quindi un dato grezzo. Comprende tutti gli infortuni avvenuti nell’anno di riferimento. Senza distinzione riguardante le modalità, la gravità e il riconoscimento del nesso di causa dopo accertamento da parte degli enti preposti».
“Il dato nazionale registra un decremento degli infortuni denunciati in Italia (-1.379) in occasione di lavoro (-1.835 eventi) e un deciso incremento degli infortuni in itinere (+456) – prosegue il documento -. In particolare anche nella Provincia di Biella vi è stata una lieve diminuzione. Raffrontando i dati del periodo gennaio-luglio 2025, in relazione al periodo del 2024, gli infortuni denunciati, compresi quelli in itinere, sono stati 31 in meno».
Incidenti mortali
«Per quanto riguarda le denunce d’infortunio con esito mortale si riscontra un aumento di 8 eventi. Di cui 2 infortuni mortali in itinere e 6 infortuni mortali in occasione di lavoro – conclude l’Asl -. Preme comunque sottolineare che gli infortuni gravi non sono rappresentati unicamente dall’esito mortale. Ma esistono anche quelli definiti in base alla durata della prognosi e/o alla perdita di funzionalità di organo/apparato o senso. Configurando lesioni gravi o gravissime. I settori maggiormente interessati dagli eventi infortunistici nel territorio biellese sono l’edilizia, l’industria e la logistica/trasporti».
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