Attualità
Maurizio Sella è il nuovo presidente della Federazione Nazionale Cavalieri del Lavoro
Maurizio Sella è il nuovo presidente della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro. Maurizio Sella è stato eletto all’unanimità nel corso dell’assemblea ordinaria dei soci che si è svolta nel pomeriggio di oggi 22 ottobre 2019 presso la Sala della Clemenza di Palazzo Altieri.
Il presidente Sella subentra ad Antonio D’Amato che ha guidato l’associazione negli ultimi sei anni, dal 2013.
“La Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro, di cui da oggi ho l’onore di assumere la presidenza, dopo l’importante periodo di Antonio D’Amato, al quale va il mio ringraziamento, – ha detto Maurizio Sella – riunisce i migliori imprenditori italiani ed è portatrice di valori e visioni che rappresentano un significativo contributo al dibattito politico-economico. L’economia italiana, anche grazie alle sue aziende, ha buone risorse e potenzialità e la loro valorizzazione ai fini della crescita, dello sviluppo, della competitività e della fiducia è un obiettivo comune a tutti. A tal fine è indispensabile che le energie vitali siano sempre messe in condizione di esprimersi al meglio, aprendosi anche alle nuove opportunità dell’innovazione e avendo ben presenti i valori della responsabilità sociale. Il nostro impegno sarà volto a sottolineare incessantemente, con i fatti concreti, l’importanza di questi fattori, che devono contribuire alla realizzazione di un progetto di lungo periodo per il futuro, di cui il nostro paese ha fortemente bisogno.”
“I Cavalieri del Lavoro sono imprenditori che rappresentano la parte più significativa del prodotto interno lordo italiano – ha commentato Antonio D’Amato -. Con grande passione ed incisività hanno portato avanti e promuovono la formazione di eccellenza di giovani talenti, attraverso il Collegio Universitario Lamaro Pozzani, e i valori e le scelte fondamentali per rilanciare la competitività del Paese in una Europa che vogliamo più unita sul piano politico, più integrata sul piano istituzionale e più forte su quello economico. Il filo conduttore di queste attività è stato rappresentato dall’impegno sulla cultura intesa non solo come patrimonio di civiltà e di arte, ma anche come volano di sviluppo economico e crescita civile. Passo volentieri il testimone a Maurizio Sella – ha concluso D’Amato -, al quale mi lega un’antica amicizia e con il quale 20 anni fa già condividemmo un percorso comune, io alla guida di Confindustria, lui quale presidente dell’Abi”.
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