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Maria Cristina Stasia: «Ai vertici per il mio coraggio e la fiducia di papà»

Intervista alla responsabile vendite dell’azienda biellese Imcotex

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Maria Cristina Stasia sales manager di Imcotex

BIELLA – Maria Cristina Stasia ha solo 20 anni quando nel 1988 entra a far parte dell’azienda biellese, creata grazie al papà Alessandro, affiancando sua sorella Daniela. Imcotex, infatti, nasce nel 1985 proprio dagli insegnamenti del padre che era nel settore meccanotessile da diversi anni. Maria Cristina è una giovane donna quando inizia a girare il mondo favorita dalla sua notevole capacità nel condurre trattative con clienti di qualsiasi nazione e dalla sua conoscenza delle lingue.

Maria Cristina Stasia: «Ai vertici per il mio coraggio e la fiducia di papà»

Chi è, cosa fa e come è riuscita a raggiungere la sua attuale posizione lavorativa.
Sono una persona estremamente curiosa e ho sempre amato viaggiare; questo mi ha aiutata molto
sia nella mia vita privata sia nel mondo dell’imprenditoria. Mi occupo della parte commerciale dell’azienda: negoziazione per i clienti, vendita e ricerca di mercati nuovi. Sono riuscita a raggiungere la mia attuale posizione lavorativa grazie al mio coraggio e a mio papà che ha sempre creduto nelle mie capacità e in quelle di mia sorella nonostante l’ambito in cui ci stavamo inserendo era ed è prettamente a declinazione maschile.

Quanto l’ha aiutata la conoscenza delle lingue, in particolare dell’inglese, nella tua carriera?

Conoscere le lingue è essenziale. Sapere l’inglese, il francese e lo spagnolo mi è servito tantissimo nella mia carriera. Ho studiato inglese facendo la ragazza alla pari a Londra quando avevo 18 anni e a 24 anni ho iniziato a viaggiare nei paesi asiatici per affari. Senza la conoscenza delle lingue straniere sarebbe stato difficile condurre trattative con i clienti all’estero.

Che cosa rappresentano per lei la sua carriera e il suo lavoro?

Il mio lavoro rappresenta la mia persona perché mi piace, mi diverte e non mi annoia. La mia carriera rappresenta la mia vita. Sono l’emblema della citazione “scegli il lavoro che ami e non lavorerai neanche un giorno in tutta la tua vita”.
Qual è il segreto per diventare una donna in carriera? Ha dovuto sacrificare qualcosa per raggiungere questa posizione?
Per me la chiave è il coraggio, l’onestà e l’essere gentili, ma contemporaneamente fermi e decisi.
Non mi sento di aver sacrificato qualcosa nella mia vita personale perché non ho scelto di non avere
figli, ma non averli avuti mi ha avvantaggiata molto in ambito lavorativo perché mi ha permesso di girare il mondo.

Ha mai avuto difficoltà ad inserirsi in un ambito prettamente a declinazione maschile?

Contrariamente a quello che tante altre donne diranno io non ho mai sentito una difficoltà maggiore in quanto donna. Ho sempre avuto il massimo rispetto e l’essere donna mi ha aiutata molto; infatti, la morbidezza di carattere e la gentilezza che ci caratterizzano sono stati per me fondamentali.

Quale consiglio darebbe alle giovani donne che vogliono seguire la sua stessa carriera?

Consiglierei loro di coltivare la curiosità che è fondamentale per ogni cosa. Sapere chi sono e quali sono gli stili di vita delle persone con le quali devi avere a che fare è veramente importante per chi vuole essere un commerciale. Prima ancora, però, direi loro ciò che mio padre diceva sempre a me e a mia sorella, ovvero di saper imparare in silenzio che vuol dire ascoltare ed assimilare tutto ciò che le persone possono insegnarci, soprattutto quando si è agli inizi.

 

Martina Mainardi

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