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Lo strazio della figlia di Giorgio Montin: «Perché mi hai lasciata così?»

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Lo strazio della figlia di Giorgio Montin della figlia: «Perché mi hai lasciata così?»
Giallo sulla vicenda
Rimane ancora da fissare la data del funerale di Giorgio Montin, il 63enne del Favaro trovato privo di vita nel fine settimana (leggi qui). Bisogna attendere l’autopsia, doverosa per comprendere l’esatta causa della morte, nonostante sembrino esserci pochi dubbi sul fatto che si sia trattato di un gesto anticonservativo o di un terribile incidente. L’esame potrebbe essere eseguito già nella giornata di oggi (leggi qui).
Il ritrovamento
Sono state le fredde acque del torrente Oropa a spegnere la flebile speranza di ritrovare ancora in vita il pensionato, scomparso nel nulla poco prima di Natale, lo scorso 10 dicembre (ti potrebbe interessare questo articolo).
Giaceva in una lama al confine tra Biella e Pralungo, in frazione Valle. Sul corpo i segni evidenti di una morte non recente.
A trovarlo, verso le 16 di sabato pomeriggio, è stato Diego Colla , un fotografo dilettante che si trovava in zona per alcuni scatti.
Scattato l’allarme, sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, che però hanno potuto fare ben poco, e i carabinieri del Nucleo Investigativo, con il loro comandante, il maggiore Massimo Colazzo, che in queste settimane stavano indagando sulla scomparsa dell’uomo. Fin da subito si è pensato che potesse trattarsi di Montin, ma per averne la certezza è stato necessario anche il doloroso riconoscimento da parte della figlia Marianna, alla quale sono stati fatti visionare vestiti ed effetti personali.(clicca qui per approfondire)

Sul luogo del ritrovamento sono intervenuti anche i militari del Nucleo scientifico, per i rilievi del caso, e il magistrato di turno, il sostituto procuratore Federico Carrai. Poi ai vigili del fuoco del gruppo Saf (Speleo-alpino-fluviale) è toccato recuperare.
Ora soltanto l’autopsia, disposta dal procuratore capo Teresa Angela Camelio, potrà dare nuove risposte alle tante domande ancora aperte. L’ipotesi più probabile rimane quella del suicidio o di un tragico incidente, ma al momento non si esclude nulla.
“Chi l’ha visto?” e le domande ancora aperte
Anche la troupe di “Chi l’ha visto?”, trasmissione che da settimane si occupa del caso, è tornata a Biella nei giorni scorsi. Restano infatti ancora da chiarire diversi aspetti controversi della vicenda. Che fine hanno fatto, ad esempio, i soldi prelevati dall’uomo e di cui non c’è traccia? E la significativa spesa – principalmente generi alimentari – fatta il giorno prima di sparire? Anche quella svanita nel nulla. (clicca qui)
Aveva problemi economici? E per quale ragione? Dal momento della sua scomparsa ad oggi, sono emersi diversi punti “oscuri” in questa storia. Probabilmente la redazione di RaiTre vuole provare a far luce anche su di essi. (leggi anche questo)

Il dolore della figlia
Si è dovuta arrende Mery, la figlia 23enne di Giorgio Montin, che in tutte queste settimane aveva coltivato la speranza di poter riabbracciare il padre. Si era anche affidata all’avvocato Andrea Conz, all’amico Nicola Santimone e all’ingegnere informatico forense Michele Vitiello, per non lasciare nulla di intentato, alla ricerca di risposte sulla sorte dell’uomo. Purtroppo l’epilogo non è stato quello sperato. E adesso rimane soltanto il dolore. (leggi qui)
«Non posso credere di non averti più, di non poterti più abbracciare, di non sentire più la tua voce ogni sera… – ha scritto in un lungo post su Facebook -. Sono passati già due mesi dalla tua scomparsa. Me lo sentivo che non eri andato via da me, ma non volevo neanche credere che tu non c’eri più. Mi hai lasciata sola anche tu, non riesco ad accettarlo, so solo che ho il cuore a pezzi… E se davvero hai fatto tutto da solo… perché? Perché non me ne hai parlato? Avevamo superato tante cose insieme… perché mi hai dovuto lasciare così? Io sto male, non ho più la forza di andare avanti… darei qualsiasi cosa per riabbracciarti».
Tante volte, in questi giorni, la ragazza aveva immaginato e temuto che potesse arrivare questa tragica notizia. Ma non era comunque pronta. Non lo si è mai. «Credevo che avrei saputo gestire la cosa meglio… e invece sono veramente distrutta. Avevo bisogno di te, potevamo litigare a volte, ma eri il mio punto fermo, il mio riferimento… Il mio papà. Sappi solo che hai ucciso anche me. Ripenso a tutti i momenti passati insieme, belli o brutti che fossero. Eravamo io e te… e assieme stavamo bene. Non dovevi farmi questo».
E nella fotografia postata dalla ragazza sul suo profilo di Facebook viene ritratto proprio uno di quei momenti belli: «Voglio ricordarti così: bello, simpatico, allegro, affettuoso, e con la voglia di vivere! Mi manchi da morire papo. Dai un bacio alla mia mamma, ora vi siete ritrovati… ora e per sempre! Ti voglio bene, angioletto mio, nonostante tutto non smetterò mai di farlo».

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