Attualità
Lievi aumenti per i pacchetti di sigarette, più pesanti invece per le confezioni di tabacco
A partire dal 1° gennaio 2023
Nel riequilibrare il peso delle accise tra le diverse tipologie di prodotti, il Governo colpisce il vastissimo bacino dei fumatori italiani e, in particolare, quello delle sigarette fai-da-te. Mentre da un lato si assisterà a una riduzione dell’aumento previsto per il prezzo di un pacchetto di “bionde”, dall’altro salirà il costo delle confezioni di tabacco trinciato.
Per un pacchetto di prezzo medio (circa 5 euro) l’incremento previsto inizialmente di 20 centesimi scende a circa 10-12 centesimi di euro. Nelle intenzioni della Ragioneria di Stato il mancato gettito sulle sigarette classiche, di circa 48 milioni, verrà compensato facendo pagare di più il trinciato (si prevede un ricavato superiore, di circa 50 milioni). La previsione delle entrate statali appare però in calo anche per gli anni successivi: 42,37 milioni per il 2024 e 46,6 milioni di euro a partire dal 2025.
Per le confezioni di tabacco sfuso più diffuse il rincaro sarà di circa 40 centesimi. Secondo l’emendamento al Ddl Bilancio, sul trinciato, che viene venduto nei pacchetti da 30 grammi, verrà imposta un’accisa minima di 140 euro al chilo, con l’aliquota di base che passerà dal 59 al 60%. Ai tabagisti converrà, insomma, fumare le sigarette tradizionali.
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