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L’ex ministra Lucia Azzolina accoglie Aurora

Domenica sera il parto dopo la votazione al seggio per il referendum

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L’ex ministra Lucia Azzolina accoglie Aurora

L’ex ministra Lucia Azzolina accoglie Aurora

Domenica si era recata alle urne per il referendum. Alla sera ecco arrivare la piccola Aurora. Una domenica incredibile per Lucia Azzolina, ex ministro e ora dirigente scolastico a Biella. In un post il suo racconto.

Il racconto

Ieri nel pomeriggio avevo sentito dei dolori. Ho chiesto al mio compagno di portarmi subito a votare per il referendum. Dentro di me avevo intuito di non avere tanto tempo. Dopo qualche ora, alle 22.19, è nata la piccola Aurora.
Voglio condividere un grazie sincero e, ancora una volta, grato all’Ospedale di Biella.
Al personale del pronto soccorso, che mi ha accolta con tempestività, attenzione e simpatia.
Al Dott. Lipari, alle ostetriche Daniela ed Elisa, che mi hanno accompagnata in ogni istante. Grazie per il vostro sguardo rassicurante, per la forza che sapete trasmettere, la competenza e la cura che va oltre ogni parola.

I grazie

Un grazie enorme, come sempre, alla dottoressa Bianca Masturzo, primaria del reparto di ginecologia e ostetricia. La tua professionalità, rara umanità, e dedizione al lavoro fa onore a te e a tutto il tuo reparto che funziona davvero come una squadra.
E un sentito ringraziamento al bravissimo Professor Paolo Manzoni, primario del reparto di pediatria, e a tutta la sua équipe: grazie per aver accolto mia figlia con competenza, serietà e attenzione.
Questa è la forza della sanità pubblica. È qualcosa che non possiamo dare per scontato. È un pilastro di uguaglianza, fondamentale per la nostra società che va valorizzato, un diritto che garantisce dignità, sicurezza e futuro a tutte e tutti, senza distinzioni.

L’analisi

La sanità pubblica è un diritto, non un lusso e non può dipendere dal conto in banca.
Difendere la sanità pubblica significa difendere tutti. Nessuno escluso.
E a te, piccola Aurora che dire?
Che tu possa crescere libera, forte e serena.
Libera di scegliere, di pensare, di amare, di essere.
Che tu sia forte, non perché non cadrai mai, ma perché spero tu possa imparare a rialzarti ogni volta.
Che tu abbia sempre il coraggio di seguire i tuoi principi, anche quando il mondo ti chiederà di fare il contrario.
Diventa la donna che vuoi essere, non quella che ti diranno di diventare.
Sarai circondata sempre dall’amore dei tuoi familiari e del tuo fratellino Leonardo, che ti chiama Auoua e che faceva toc toc e baciava la pancia.
Io e papà ti auguriamo una vita piena di sogni, scelte coraggiose e orizzonti aperti.

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