Seguici su

Attualità

Le partite Iva considerate senza dignità, come sempre

Pubblicato

il

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Guido Dellarovere indirizzata al presidente del consiglio e al presidente della Regione.

Cari Presidenti Giuseppe Conte e Alberto Cirio,
chi vi scrive è un professionista che, per fortuna, riesce ancora a provvedere all’acquisto dei generi di prima necessità per la propria famiglia.

Ve lo dico in premessa perché non voglio apparire rancoroso ma, ciò malgrado, sono davvero amareggiato per come lo Stato prima e la Regione poi abbiano deciso di trattare le tante categorie professionali del nostro Paese, le partite Iva: in Italia una parte lavorativamente importante e numericamente rilevante ma considerate, come sempre avviene, senza dignità.

Posso ancora recarmi al supermercato senza i buoni spesa, dicevo, ma da oltre due mesi il lavoro non esiste più. Non si fattura, non si lavora.
Si passa il tempo nel sistemare le vecchie pratiche, si fa un po’ di ordine, ma poi arriva quel momento in cui, la sera, guardandosi allo specchio, ci si interroga sul futuro.

E’ in questi momenti che cresce la preoccupazione, che si insinua il dubbio.
Ce la faremo davvero, oppure è solo un bel motto buonista che si presta per tenere buoni gli animi?

Non ho una risposta purtroppo, ma qualche indizio sì. E quando gli indizi si sommano, si dice, diventano prove.

Intanto non vedo spiragli positivi sul fronte dei provvedimenti. E si tratta del primo grande tema.

Ci avevate detto che le casse non Inps, quelle di geometri, ingegneri, architetti, agronomi, giornalisti e via dicendo avrebbero ricevuto fondi per coprire il bonus di 600 euro di marzo. Non è andata in questo modo. Le casse si sono dovute spartire 200 milioni di euro, una cifra che è bastata a coprire circa il 75% del fabbisogno. Ed infatti la mia cassa geometri mi scrive che a fronte di 53.000 richieste ne sono state liquidate soltanto 39.317.

Ebbene cari presidenti di Governo e Regione, un provvedimento che fa figli e figliocci, iniquo per natura, che lascia fuori dagli aiuti una parte di professionisti significativa, non può essere accettato in un Paese civile.
I professionisti, al pari delle piccole e medie imprese, sono l’ossatura della nostra economia. Ora che ripartiranno i cantieri, la vita, loro torneranno a mandare avanti le nostre pratiche, le nostre istanze. Sono un anello fondamentale che come sempre viene preso a pesci in faccia.

Caro presidente Conte, ci aveva detto che ci sarebbero stati i fondi, invece non li avete previsti per tutti.
Non solo. Avete ribadito che non sarebbe stato un click day, di non affannarsi a fare richiesta, perché non sarebbe stato il solito “chi prima arriva meglio alloggia”. E invece è andata esattamente così. Io per esempio, pur avendone diritto, ho lasciato che le prime domande, d’urgenza, fossero fatte da chi aveva più bisogno di me.

Peccato che quando è arrivato il mio turno, il buffet era già finito.

Il terzo indizio del fallimento è che la Regione avrebbe potuto compensare in qualche modo, ma non lo ha fatto.

E allora perché questa lettera? Intanto per denunciare un malcostume tutto italiano dove si prova ad aiutare, ma non proprio tutti… E poi per chiedervi di ripensarci, di completare quegli elenchi, di rifinanziare il provvedimento per chi è rimasto fuori.

Non fatelo certo per me, ma sappiate che in quel 25% di esclusi dal click day (abbiamo la decenza di chiamarlo per ciò che è) ci sono famiglie che ci contavano sul serio.

Infine scrivo per sollecitare la Regione ad incentivare con i propri fondi, magari anche con i fondi europei, la ripartenza di un settore, quello delle partite Iva, che merita la stessa dignità di trattamento delle imprese o degli impiegati pubblici.

Il presidente Cirio ha sostenuto imprese, artigiani, commercio… Tutti tranne i professionisti, i figli di un dio minore.

Pensateci seriamente, perché fuori dalle vostre stanze c’è un mondo che a breve tornerà a lavorare e che non può essere sempre considerato la Cenerentola d’Italia.

Augurandovi buon lavoro, vi saluto cordialmente

Guido Dellarovere

Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *