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Le erbacce fanno di Biella una città sempre più verde…

Sale & pepe, la rubrica di Luigi Apicella

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Al verde, pure senza una bretella e con il ponte da rifare. Se è questa, in una sintesi un po’ provocatoria, la situazione di Biella in questo caldo mese di luglio non ci resta che piangere, per citare il grande Massimo Troisi.

Il verde pubblico in città c’è e cresce rigoglioso anche in punti in cui non dovrebbe, specie in corrispondenza di qualche rotatoria in cui, di fatto, ostacola la corretta visuale per gli automobilisti. Per questo, di tanto in tanto, andrebbe tagliato, regolamentato, potato. Ma a Biella siamo al verde dice l’assessore ai Parchi, Giardini e Arredo Urbano Gigliola Topazzo ma non nel senso che la città è un giardino a cielo aperto, quanto piuttosto nel senso che la città non ha un euro in più per fare la corretta manutenzione del verde pubblico.

Dai 270 mila euro stanziati dalla giunta rossa di Cavicchioli per la manutenzione del verde pubblico negli anni 2018 e 2019, si è passati ai circa 170 mila euro attuali della giunta verde leghista di Corradino. Il risultato? Se nei giardini, nei cimiteri, nei luoghi pubblici l’erba è alta il problema deriva dal fatto che non ci sono i soldi per tagliarla.

A parte il discorso… cromatico che non mi torna (una giunta verde, seppur padano, che taglia sul verde non mi torna…) quello che stupisce ancora una volta è il tema di come si possa accettare di ricoprire incarichi pubblici senza poi avere gli strumenti necessari per svolgere il lavoro a cui si è stati chiamati. Tra i rebus dell’estate da risolvere tra un sudoku e una settimana enigmistica questo pare essere quello di più difficile soluzione. D’accordo che l’erba del vicino è sempre più verde però non esageriamo: se va tagliata un rimedio lo si deve trovare, magari con un’ordinanza in cui ciascuno (senza troppo guardare l’erba altrui del vecchio proverbio…) è autorizzato a tagliare la propria.

Ma oltre a non avere i soldi, Biella è pure senza una… bretella a giudicare dall’intervento del presidente della Provincia Ramella Pralungo che ha deciso di vietare a runners e biciclette la strada provinciale 12 Verrone – Cerrione (la bretella appunto…) per ragioni di sicurezza non senza qualche polemica dei diretti interessati.

Concludo, per rimanere in tema di manutenzione e di sicurezza, parlando dei lavori sul ponte verso Chiavazza per il quale – visti i tanti dubbi e le tante lamentele dei cittadini che vedono il cantiere sempre fermo – forse sarebbe bene far sapere a tutti cosa esattamente si sta facendo (e aspettando): ad esempio, la manutenzione riguarda solo l’asfaltatura del manto stradale o anche i piloni, i giunti strutturali e via discorrendo? Magari con una comunicazione più mirata si eviterebbero polemiche sterili e tante inutili arrabbiature, comprensibili per i disagi, ma sempre inutili. Sintesi finale: verde a parte, anche con una sola bretella, l’importante è che il ponte stia su… Sulla sicurezza non c’è protesta che tenga.

Luigi Apicella

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