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Lauretana, se perdura la siccità la produzione dovrà fermarsi almeno un giorno alla settimana

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Quando si parla di risorse idrica, il barometro per eccellenza della situazione biellese è rappresentata dalla Lauretana, che grazie all’acqua è diventata una società leader nel panorama non solo nazionale nella produzione di acque minerali.

Quando si parla di risorse idrica, il barometro per eccellenza della situazione biellese è rappresentata dalla Lauretana, che grazie all’acqua è diventata una società leader nel panorama non solo nazionale nella produzione di acque minerali.

«Leggo sui quotidiani – commenta il presidente della società. Giovanni Vietti – che dal 1871 non si registrava un fenomeno di queste proporzioni. Potremmo discutere la veridicità del dato visto che allora gli strumenti di registrazione di tali fenomeni  non potevano definirsi avanzati ma indubbiamente stiamo vivendo un periodo molto critico. Per quanto riguarda in particolare la nostra azienda, la situazione al momento non registra criticità ma è evidente che se il periodo di siccità dovesse perdurare penso che si renderà necessario sospendere la produzione almeno un giorno alla settimana».

Nello scenario attuale  assume un aspetto doppiamente lungimirante l’acquisizione da parte della stessa Lauretana di un sofisticato macchinario. In questi giorni infatti  è stato consegnata una nuova macchina  per il lavaggio delle bottiglie in vetro a rendere, modello Lavatec prodotta dall’azienda tedesca Krones leader del settore. Una macchina smart, con un sistema autoigienizzante, in grado di dimezzare i tempi di manutenzione e pulizia, ed un sorprendente sistema di risciacquo che utilizza tecniche ingegneristiche avanzate e all’avanguardia per ridurre l’impiego d’acqua; la pressione viene infatti regolata da valvole capaci di moderare la portata idrica.

«Fino ad oggi – commenta Vietti –  per il lavaggio di una bottiglia era necessario un litro d’acqua, oggi grazie alla nuova macchina ne serviranno solamente 200 cc con un risparmio dell’80 cento. Considerando la nostra produzione, il risparmio finale è indubbiamente notevole».

Un’ultima battuta riguarda la richiesta di realizzazione di nuovi invasi per far fronte al fenomeno: «Si tratta di un argomento complesso che non può essere affrontato in due battute. Se vogliamo parlare a livello generale diciamo che un intervento che potrebbe essere attuato in tempi rapidi sarebbe la manutenzione ordinaria della rete. Considerando i dati sulla dispersione sarebbe già un importante passo nella giusta direzione».  

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