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L’aeroporto di Biella come il Parma Calcio

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Una volta la Russia, poi la Gran Bretagna e adesso il Lussemburgo. Da uno di questi tre Stati sarebbe dovuto arrivare, o dovrebbe arrivare ancora, il “salvatore” dell’aeroporto  di Biella Cerrione. Ma al momento, come da quindici anni a questa parte,  siamo solo alle parole. Ultima in ordine di tempo, la  “pista lussemburghese” è oggetto di una polemica da parte di Sandro Delmastro, socio di minoranza di Sace,  società che gestisce la struttura.

Una volta la Russia, poi la Gran Bretagna e adesso il Lussemburgo. Da uno di questi tre Stati sarebbe dovuto arrivare, o dovrebbe arrivare ancora, il “salvatore” dell’aeroporto  di Biella Cerrione. Ma al momento, come da quindici anni a questa parte,  siamo solo alle parole. Ultima in ordine di tempo, la  “pista lussemburghese” è oggetto di una polemica da parte di Sandro Delmastro, socio di minoranza di Sace,  società che gestisce la struttura.

«E’ francamente intollerabile – esordisce l’ex parlamentare biellese – che ci si possa permettere di “giocare” con i soldi pubblici come sta accadendo in Sace spa con la questione dell’aeroporto (si fa per dire, naturalmente!) di Cerrione. Come socio e come cittadino biellese voglio porre pubblicamente due quesiti».

Prima di “volare” in Lussemburgo, Delmastro si sofferma sulla possibilità che Cerrione diventi base dell’elisoccorso 118.  «A metà maggio del 2014 la “new entry” dr. Alberto Savio, con il suo consueto tono imprenditorial-decisionista e dunque vago, prosopopeico ed inutile – prosegue – ha raccontato all’assemblea dei soci che avrebbe certamente attivato una serie di iniziative per portare l’elisoccorso da Borgosesia a Biella. Tutti i soci erano superficialmente ed incredibilmente entusiasti, tranne il sottoscritto che, in piena assemblea, ha pronosticato (fin troppo facilmente) che non vi era alcuna possibilità di raggiungere tale obiettivo. Dopo dieci mesi nessuno ha saputo nulla, sicchè chiedo al dr. Savio di dirci che cosa abbia fatto in trecento giorni, chi abbia incontrato, quali risultati abbia raggiunto e, i sintesi, se l’elisoccorso arriva a Biella».

In attesa del 118, all’orizzonte si profila una nuova ipotesi europea. «Nel contempo, – continua Delmastro – visto che nel corso dell’ultima assemblea di Sace è uscita una nuova sorpresa (sono almeno dieci anni che si va avanti così!)  costituita da un presunto interesse di una società lussemburghese per l’aeroporto (si fa sempre per dire!) di Cerrione, e visto che, come sempre, i soci hanno dimostrato di voler credere a questa ipotesi (tranne il sottoscritto), ora è giusto chiedere al presidente del consiglio di amministrazione dr Pier Marco Ferraresi se la società lussemburghese sia ancora interessata a rilevare la struttura o se la trattativa sia già conclusa e, se sì, con quale esito. Credo che sia ora, una volta per tutte, di por fine ad una struttura che, così com’è, altro non è se non una ‘idrovora’ di denaro pubblico, buona soltanto per ricevere, con tanto di sindaci ridicolmente in fascia tricolore, Gérard Depardieu, lasciando intendere che, dopo il “Charles De Gaulle”, veniva subito Cerrione. Non viviamo più la condizione onusta di risorse degli Anni ’60: abbiamo ormai i buchi sulle strade comunali e provinciali e dunque il denaro pubblico non va buttato. Attendo risposte dal dr. Savio e dal dottor Ferraresi».
L’impressione, dall’esterno, è di una vicenda stile Parma calcio.

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