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La salamella fascista

Il Dardo, la rubrica di Guido Dellarovere

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E siamo di nuovo sui media nazionali… Biella torna ancora agli onori della cronaca nazionale. Non perché è sbarcato a Biella il più grande evento sulla sartoria mondiale col 39mo Congresso della World Federation of Master Tailor, bensì per la polemica scatenata dalla Sinistra a proposito di una grigliata nel penitenziario in Viale dei Tigli, storica Casa Circondariale e “collegio rieducativo” locale.

I fatti raccontano che alcuni militi della Polizia penitenziaria, fatte le dovute richieste e ottenute le autorizzazioni dal locale Comandante, hanno organizzato una grigliata per festeggiare “qualcosa di non ben preciso”, ma poco importa, con le proprie famiglie. E fin qui nulla di male, a parte lo stupore che non piovesse, perché quella sì sarebbe stata una notizia da prima pagina! Comunque dal momento che da sempre la convivialità serve a migliorare l’ambiente di lavoro, le amicizie e, di conseguenza, la produttività e porta anche il bel tempo, ben vengano queste grigliate.

Ma, sole a parte, succede il “misfatto” salito agli onori della cronaca nazionale, come se la città di Biella ne avesse ancora bisogno… gli organizzatori decidono di invitare alcuni politici locali e solo l’On. Andrea Delmastro, sottosegretario con delega alla Polizia Penitenziaria, e il buon primo cittadino Claudio Corradino accettano l’invito di buon grado.

E’ doveroso far presenti alcune evidenze: ognuno in questo mondo è libero di invitare chi vuole alle proprie “agapi fraterne” pertanto, già in partenza, la polemica non avrebbe neanche dovuto cominciare; è vero che i militi della Polizia penitenziaria dovrebbero essere come gli Angeli, ossia senza “sesso partitico” e, di conseguenza, per una questione di “par condicio”, o forse meglio, per cortesia istituzionale, avrebbero potuto anche invitare politici di Sinistra (cosa che nessuno può, ad oggi, affermare che non sia stata fatta), ma è altrettanto vero che, piaccia o non piaccia, il sottosegretario con delega alla Polizia penitenziaria ad oggi è il buon On. Andrea Delmastro e il Sindaco della Città è Claudio Corradino, pertanto la polemica già avrebbe dovuto estinguersi per tali ovvietà.

Chiuso il discorso “grigliata“, viene alla mente una serie di episodi che forse non tutti ricordano ma che è interessante riportare all’attenzione: mi riferisco soprattutto a quando a Roma sugli scranni sedevano senatori e onorevoli biellesi mancini che ogni tanto venivano in passerella nel nostro “collegio”, ma non ricordo di camerati duri e puri che si siano strappati le vesti e soprattutto abbiano intasato il Parlamento con interrogazioni faziose e inutili per contestarlo.

E’ altrettanto vero che si legge tra le righe delle sinistre lamentele che si accusano gli organizzatori di aver usato un bene pubblico al fine di dare beneficio ad una sola parte politica.

E qui mi viene in mente quando, da giugno a settembre, nel secolo scorso, in quasi tutti i comuni italiani, venivano organizzate le popolari “Feste dell’Unità”: momenti conviviali di spirito puramente politico che si svolgevano in piazze pubbliche ma non ricordo, neanche in questo caso, che alcun politico di destra si sia mai “stracciato le vesti”, mediaticamente a livello nazionale, per questo uso dei beni del demanio pubblico a scopi “di partito”.

Concludendo, ci sarebbe solo da sorridere per tutto questo “can can” nazionale a base di salamelle e costine. C’è però anche da trarre una considerazione importante di cui tenere conto per il futuro: seguendo il pensiero di Sinistra, se la salamella è mancina, allora è un momento conviviale importante a cui è lecito, doveroso e giusto invitare solo politici di parte. Se invece avviene il contrario, allora è peccato mortale, che solo le dimissioni dell’intero Governo Meloni potrebbe placare.

Detto ciò, premesso che il caldo a qualcuno fa spesso brutti scherzi, forse sarebbe stato meglio focalizzare le notizie di questi giorni sull’apertura a Biella del convegno mondiale dei sarti, con ospiti da 34 Paesi e pensare a ringraziare quei quasi 300 professionisti venuti a Biella alla manifestazione organizzata dalla più antica associazione di categoria al mondo, fondata nel 1575, l’Accademia Nazionale dei Sartori che ha scelto il nostro capoluogo non per caso, non per la location turistica, ma perché questo territorio è la culla dell’eccellenza della filiera del tessile da sempre e proprio qui vengono prodotte le migliori stoffe da loro utilizzate.
Guido Dellarovere

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