Anche in quest’anno, la Basilica antica di Oropa ha visto un’affluenza eccezionale di fedeli ieri pomeriggio, tutti riuniti per assistere a una delle tradizioni più suggestive: la pulizia del viso della Madonna Nera e del Bambin Gesù. Questo toccante momento si ripete ogni metà novembre da oltre tre secoli, quando la sacra effigie viene delicatamente rimossa dalla sua teca e posta sull’altare. Il rettore, con estrema sensibilità, si dedica alla pulizia del volto della Madonna e del Bambino, garantendo che sul fazzoletto di lino bianco non rimanga nemmeno un granello di polvere.
Durante la stessa operazione, affidata alla Figlia di Maria incaricata di preservare la purezza delle vesti, il panno si rivela inevitabilmente impolverato. Il fazzoletto appena pulito viene prontamente esibito ai delegati del Santuario, i quali attestano la sua assenza di polvere. Successivamente, viene esposto per tutto l’anno su un altare adiacente alla statua. Il rettore, don Michele Berchi, rivolge un affettuoso messaggio durante questo rituale: “Noi togliamo la polvere dalla tua statua, ma la vera polvere è su di noi, tutte le volte che ci separiamo da te. Quello di oggi è un gesto carico d’affetto, è la nostra carezza per chiederti di indicarci sempre la strada”.
ernesto trismegisto
19 Novembre 2023 at 20:31
Come il sangue di san Gennaro a Napoli: a ognuno il suo !