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La Passione di Sordevolo è una manifestazione del potere del lavoro di gruppo

Un articolo di Vittorio Barazzotto

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Tanti soldi, poca sanità

La settimana scorsa ha preso avvio la nuova stagione della Passione di Sordevolo. Uno spettacolo unico nel suo genere, portato in scena da un intero paese e che segue una tradizione secolare.

Il cast è formato principalmente da residenti di Sordevolo di tutte le età che dedicano il loro tempo, durante l’anno, allo studio dei copioni, alle prove e all’allestimento scenico, instillando in molti di loro la passione per il teatro.

Per ogni ruolo principale sono individuati tre attori che si alternano nelle varie rappresentazioni, per cui chi è attore in uno spettacolo, ad esempio capo delle guardie, si alterna a far parte della plebe in quello successivo. Questa gestione dinamica e costante consolida così il gruppo ed evita fenomeni di protagonismo e antagonismo tra i molti residenti prestati al teatro.

L’idea di far parte di un grande spettacolo popolare attrae anche persone di altri paesi, a dimostrazione del valore sociale del progetto che funge da catalizzatore del senso di appartenenza ad una comunità.

La Passione di Sordevolo è una manifestazione del potere del lavoro di gruppo, in cui le caratteristiche di ciascun componente si fondono con quelle degli altri e vengono amplificate, con un effetto sinergico, in un’unica rappresentazione, esattamente come avviene in un coro.

In un tempo come il nostro, condizionato dall’abuso dei social network che esaltano l’individualismo, generando stati di ansia e rabbia, ricordarci quanto sia rigenerante la condivisione e la partecipazione ad un gruppo è un insegnamento che dobbiamo trarre dallo spettacolo di Sordevolo.

L’edizione di quest’anno, che ho visto la settimana scorsa, è ben calibrata, scenografica ed appassionante. Vale la pena andare a vederla!
Vittorio Barazzotto

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