Seguici su

AttualitàBasso Biellese

La panissa di Salussola vola a Palermo, nel ricordo di un ventenne ucciso nel Biellese

Il giovane, detto “Jaco”, fu uno dei venti partigiani uccisi per rappresaglia dai repubblichini nell’eccidio di Salussola

Pubblicato

il

salussola palermo
Al centro, il sindaco di Isnello Marcello Catanzaro accanto al suo omologo di Salussola, Manuela Chioda

Giovanni Ortoleva, detto “Jaco”. Questo è il nome di uno dei 20 giovani partigiani caduti nell’eccidio di Salussola, avvenuto il 9 marzo del 1945; era un ragazzo originario di Isnello, in provincia di Palermo.

Salussola e Isnello, in provincia di Palermo, unite dall’eccidio del 9 marzo 1945

Nel corso degli anni, il legame tra il Comune biellese e quello siciliano si è progressivamente consolidato, fino a sfociare in un gemellaggio simbolico che unisce idealmente le due comunità nel segno della memoria e dell’amicizia.

Un rapporto che continua ancora oggi e che, in questi giorni, sarà rinnovato dal viaggio di una delegazione salussolese composta da rappresentanti dell’amministrazione comunale e della Pro loco, in occasione della sagra “I Sapori d’Autunno” che si svolgerà proprio oggi e domani a Isnello.

La sindaca Chioda: “Ricambiamo la loro recente visita portando con noi la panissa, per suggellare il legame”

«Da anni manteniamo i rapporti – spiega la prima cittadina Manuela Chioda -. Loro vengono spesso a trovarci: anche il sindaco Marcello Catanzaro è stato nostro ospite ancora il 9 marzo 2025 in occasione della commemorazione dell’eccidio di Salussola. È da tempo che dicevamo di voler ricambiare la visita. Porteremo con noi – ha commentato Chioda prima della partenza -, il nostro piatto tipico, la panissa. Siamo molto emozionati: sarà una bellissima esperienza per suggellare il legame e far conoscere le nostre tradizioni a chilometri di distanza».

L’eccidio di Salussola

L’eccidio di Salussola avvenne tra l’8 e il 9 marzo 1945 nel Biellese, durante la fase finale della Seconda guerra mondiale. Un gruppo di partigiani della 109ª Brigata Garibaldi fu catturato a Livorno Ferraris da militi fascisti repubblichini. I prigionieri, ventuno in tutto, furono condotti a Salussola con il pretesto di uno possibile scambio di ostaggi, ma in realtà vennero sottoposti a sevizie e interrogatori.

All’alba del 9 marzo venti di loro furono fucilati come rappresaglia per un precedente attacco partigiano; solo uno, Sergio Canuto Rosa detto “Pittore”, riuscì a sopravvivere e a testimoniare la strage.

L’eccidio di Salussola è uno dei più tragici episodi della Resistenza piemontese e rappresenta un simbolo della violenza della repressione fascista negli ultimi mesi del conflitto. Ogni anno il paese ricorda le vittime con cerimonie e iniziative dedicate alla memoria e ai valori della libertà e della democrazia.

Google News Rimani aggiornato seguendoci su Google News!
SEGUICI

Continua a leggere le notizie de La Provincia di Biella e segui la nostra pagina Facebook

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Copyright © 2024 laprovinciadibiella.it S.r.l. - P.IVA: 02654850029 - ROC: 30818
Reg. Tribunale di Biella n. 582 del 30/06/2014 - Direttore responsabile: Matteo Floris
Redazione: Via Vescovado, n. 5 - 13900 Biella - Tel. 015 32383 - Fax 015 31834

La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Servizi informatici e concessionaria di pubblicità: Diario del Web S.r.l.