Attualità
La lezione di ginnastica diventa un incubo
Momenti di panico martedì mattina per una classe seconda del liceo Linguistico di Biella. Erano da poco passate le 8 quando gli studenti, nelle prime due ore di educazione fisica della giornata, hanno cominciato una lunga corsa con destinazione finale il Ricetto di Candelo. Fin qui sembrerebbe tutto normale. In realtà, negli oltre 5 chilometri che separano la città dal borgo antico la situazione è totalmente sfuggita di mano: una ragazzina si è sentita male ed è stato necessario l’intervento di un’ambulanza medicalizzata del 118 mentre un gruppetto di studenti maschi, più veloci dei compagni e totalmente ignari dell’accaduto, avrebbero addirittura raggiunto il Ricetto in autostop.
Una situazione che, come è facile intuire, avrebbe potuto avere gravi ripercussioni sui minori della classe coinvolta.
Tutto è iniziato verso le ore 9 quando l’insegnate di ginnastica, vedendo una sua giovane studentessa che manifestava problemi respiratori dovuti alla corsa, ha richiesto l’intervento del 118 in via Campile, a Candelo. All’arrivo dei sanitari la ragazza ha rifiutato il trasporto al pronto soccorso dell’ospedale cittadino, come invece prevede la normale procedura.
A questo punto il medico, sentita la mamma, ha autorizzato l’accompagnamento dell’alunna a scuola, dove una professoressa ha firmato per il suo rientro in classe.
Diversa sorte è toccata, invece, ad un gruppetto di studenti maschi della medesima classe. Probabilmente più atletici o abituati alle lunghe distanze da percorrere di corsa, avevano distanziato i compagni e, lontano degli occhi dell’insegnante, quindi fuori da ogni controllo, avrebbero addirittura fatto l’autostop, fidandosi di alcuni sconosciuti per arrivare al Ricetto. Raggiunta la destinazione, non vedendo più arrivare nessun compagno di classe, si sarebbero rimessi in marcia verso il liceo e sarebbero rientrati alla terza ora, ovvero quella successiva alle prime due di educazione fisica.
Abbiamo contattato telefonicamente la preside dell’istituto G. e Q. Sella, Maria Addolorata Ragone, per avere una sua dichiarazione. A tal proposito, tuttavia, la dirigente ha commentato: «Come scuola stiamo facendo tutte le indagini interne che riguardano una situazione ancora da chiarire. Per il momento non posso aggiungere altro».
Momenti di panico martedì mattina per una classe seconda del liceo Linguistico di Biella. Erano da poco passate le 8 quando gli studenti, nelle prime due ore di educazione fisica della giornata, hanno cominciato una lunga corsa con destinazione finale il Ricetto di Candelo. Fin qui sembrerebbe tutto normale. In realtà, negli oltre 5 chilometri che separano la città dal borgo antico la situazione è totalmente sfuggita di mano: una ragazzina si è sentita male ed è stato necessario l’intervento di un’ambulanza medicalizzata del 118 mentre un gruppetto di studenti maschi, più veloci dei compagni e totalmente ignari dell’accaduto, avrebbero addirittura raggiunto il Ricetto in autostop.
Una situazione che, come è facile intuire, avrebbe potuto avere gravi ripercussioni sui minori della classe coinvolta.
Tutto è iniziato verso le ore 9 quando l’insegnate di ginnastica, vedendo una sua giovane studentessa che manifestava problemi respiratori dovuti alla corsa, ha richiesto l’intervento del 118 in via Campile, a Candelo. All’arrivo dei sanitari la ragazza ha rifiutato il trasporto al pronto soccorso dell’ospedale cittadino, come invece prevede la normale procedura.
A questo punto il medico, sentita la mamma, ha autorizzato l’accompagnamento dell’alunna a scuola, dove una professoressa ha firmato per il suo rientro in classe.
Diversa sorte è toccata, invece, ad un gruppetto di studenti maschi della medesima classe. Probabilmente più atletici o abituati alle lunghe distanze da percorrere di corsa, avevano distanziato i compagni e, lontano degli occhi dell’insegnante, quindi fuori da ogni controllo, avrebbero addirittura fatto l’autostop, fidandosi di alcuni sconosciuti per arrivare al Ricetto. Raggiunta la destinazione, non vedendo più arrivare nessun compagno di classe, si sarebbero rimessi in marcia verso il liceo e sarebbero rientrati alla terza ora, ovvero quella successiva alle prime due di educazione fisica.
Abbiamo contattato telefonicamente la preside dell’istituto G. e Q. Sella, Maria Addolorata Ragone, per avere una sua dichiarazione. A tal proposito, tuttavia, la dirigente ha commentato: «Come scuola stiamo facendo tutte le indagini interne che riguardano una situazione ancora da chiarire. Per il momento non posso aggiungere altro».
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