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La famiglia Arturo Ceria dona un macchinario per le biopsie

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È stato donato al “Degli Infermi” dalla famiglia Arturo Ceria, tramite l’Associazione Amici dell’Ospedale di Biella.

È stato donato al “Degli Infermi” dalla famiglia Arturo Ceria, tramite l’Associazione Amici dell’Ospedale di Biella. Si chiama “navigator” ed è una nuova tecnologia che vede tra gli attori protagonisti i reparti di urologia e radiologia e permette di effettuare diagnosi più puntuali e precise, specie per le principali patologie tumorali della prostata. Una opportunità in più, quella del Nuovo Ospedale di Biella, perché questa strumentazione è presente al momento solo alle Molinette. 

È un sistema hardware che fonde le immagini della risonanza magnetica con quelle dell’ecografia in 3d e consente di eseguire biopsie più mirate. Grazie alle immagini l’operatore ha un’ampia visione di campo e manovra l’ago della biopsia riuscendo ad avere le coordinate per individuare il sito “bersaglio” dal quale prelevare il tessuto che verrà poi esaminato.

 

Un regalo che la famiglia Arturo Ceria, tramite l’Associazione Amici dell’Ospedale di Biella, ha voluto fare come tributo e ringraziamento per il trattamento ricevuto in passato dall’urologia dell’Asl BI.

“Grazie a questa tecnologia – ha detto il dott. Mauro Silvani che ha fortemente voluto questa attrezzatura– possiamo offrire ai nostri pazienti diagnosi più accurate e anche meno invasive. Una metodica di secondo livello che deve essere consigliata dall’urologo. Con questo sistema infatti, l’eventuale massa tumorale viene individuata con più immediatezza; ciò evita che il paziente debba essere sottoposto a più prelievi prima di poter ricevere una diagnosi certa. Poter contare su tale sistema ha anche un altro valore aggiunto – sottolinea il dott. Silvani – per i pazienti che sono sottoposti alla sorveglianza attiva: un programma di osservazione del tumore codificato possibile quando la neoplasia non è aggressiva”.

 

“La collaborazione con i colleghi dell’urologia è estremamente significativa – ha detto il direttore della radiologia dell’Asl BI dott. Stefano De Bernardi – questo software innovativo consente di effettuare procedure bioptiche mirate. È importante evidenziare che i pazienti che possono essere sottoposti a tale trattamento devono essere prima clinicamente selezionati”.

 

“In un momento storico come quello attuale – ha sottolineato il direttore generale Gianni Bonelli – in cui le organizzazioni sanitarie devono fare i conti con risorse sempre più esigue, la possibilità di poter contare sulle donazioni e la solidarietà rappresenta di certo un valore aggiunto prezioso. Non possiamo che essere grati per il supporto che questa famiglia offre al nostro ospedale, ma soprattutto alla comunità e a tutti i cittadini che da oggi possono usufruire di questa tecnologia”. 

 

Anche il dott. Stefano Zaramella, il nuovo direttore dell’urologia, ha voluto esprimere il suo apprezzamento per questo gesto. “Sono contento di accedere in una realtà così organizzata. Supporti tecnologici avanzati ci consentono senza dubbio di poter raggiungere più facilmente gli obiettivi che ci poniamo: offrire ai pazienti una offerta assistenziale sempre più ampia”.

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