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La crisi colpisce anche il settore della birra, tranne “Bolle di malto”

La manifestazione cittadina è stata premiata a Roma in occasione della presentazione dei dati di settore

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È stato presentato alla Camera dei Deputati giovedì 12 ottobre, il 7° Rapporto sul valore condiviso commissionato da Osservatorio Birra. Ebbene, anche questo settore risente della pesante crisi economica che colpisce la capacità di spesa delle famiglie italiane. Ma in quadro generale nazionale negativo, c’è una esempio da seguire, la biellese “Bolle di Malto”, un esempio virtuoso da seguire per uscire dalla crisi.

Dai dati raccolti, si evidenzia un comparto in sofferenza per quanto riguarda il 2023, malgrado valga 10 miliardi di euro, quasi quanto una fetta consistente del Pnrr e occupi in Italia oltre 100 mila persone.

In particolare, dichiara il Rapporto che “dopo un ottimo 2022 la birra parte male nel 2023 e a metà anno registra dati molto preoccupanti (-3% valore condiviso, oltre 120 milioni di euro). Della crisi dei birrifici rischia di risentire una filiera che dà lavoro a 103mila famiglie e paga allo stato più di 4 miliardi di euro di contribuzione fiscale. Al peso crescente dei costi rischia di aggiungersi un nuovo aumento delle accise sulla birra previsto dal 1° gennaio 2024, che potrebbe danneggiare un comparto che già in sofferenza”.

In questo quadro poco roseo, l’On. Alessandro Giglio Vigna, Presidente della XIV Commissione della Camera dei Deputati, durante il suo intervento ha sottolineato i punti di forza della filiera e in primo luogo la sua origine da territori in cui si praticano i principi di un’agricoltura moderna e con standard qualitativi di primissimo livello che sono portati ad esempio in tutto il settore. A seguire il patrimonio dei birrifici tradizionali che ad oggi creano sviluppo e occupazione tant’è che nascono birrifici a tutte le latitudini del Paese, nelle province e nelle grandi città, isole comprese, e soprattutto esercitano un impatto sociale non solo per la distribuzione, ma anche per gli eventi cui si collegano.

Il caso esemplare citato da questo punto di vista è stato il Piemonte e nello specifico Biella, dove “si trova Bolle di Malto, un evento che sta spopolando e sta diventato sempre più grande e come molti altri eventi in Italia testimonia la ricerca continua del consumatore di un prodotto di nicchia”, sempre più in crescita nei gusti della popolazione.

Un riconoscimento che viene salutato con entusiasmo dagli organizzatori della fortunata rassegna dei birrifici artigianali che quest’anno ha attirato più di 100 mila persone nel capoluogo piemontese. Al tempo stesso in quanto rappresentanti di spicco del settore condividono le conclusioni dell’Osservatorio e condividono l’idea che per uscire dalla crisi è necessaria una riduzione delle accise per alleggerire la pressione inflattiva per i consumatori e aumentare la competitività della filiera brassicola.

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