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La Corte dei Conti ha approvato il bilancio 2024 della Regione Piemonte

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La Corte dei Conti ha parificato il rendiconto generale 2024 della Regione Piemonte, certificando la regolarità e la solidità dei conti pubblici.

E sono positivi tutti e tre gli indicatori fondamentali di equilibrio: competenza, bilancio e risultato complessivo. Il primo riguarda l’equilibrio tra quanto si incassa e quanto si spende nell’anno; il secondo verifica che tutte le spese, comprese quelle vincolate e gli accantonamenti, siano effettivamente coperte; il terzo riflette il risultato finale della gestione e il suo impatto sul bilancio complessivo della Regione.

La Corte dei Conti ha approvato il bilancio 2024 della Regione Piemonte

«Il giudizio positivo della Corte conferma la serietà con cui stiamo gestendo i conti pubblici – commenta il presidente Alberto Cirio – È la dimostrazione che si può ridurre il disavanzo e abbattere il debito continuando a investire. Il miglioramento di tutti gli indicatori ci dice che il Piemonte è sulla strada giusta: conti in ordine e risorse disponibili per lo sviluppo sono la base per una Regione più forte e moderna».

Equilibrio dei conti

«La parifica si fonda su tre parametri che certificano equilibrio dei conti e buon governo: lo scorso anno erano positivi due indicatori su tre, e ci avevano consentito di ottenere la parifica senza eccezioni, quest’anno completiamo il percorso con tutti e tre gli indicatori positivi, a conferma della capacità di tenere i conti in ordini e conservare l’equilibrio nella capacità di spesa – prosegue il presidente – Abbiamo ridotto il disavanzo, ovvero non spendiamo più di quel che abbiamo e usiamo un po’ delle risorse di oggi per pagare le differenze che invece c’erano state in passato, e abbattiamo il debito, migliorando al contempo i tempi di pagamento dei fornitori».

Il commento del presidente

Ho ereditato una Regione che aveva oltre 6 miliardi e mezzo di debiti del passato, in cinque anni abbiamo pagato oltre 1 miliardo di debiti del passato e solo quest’anno abbiamo pagato 537 milioni. Io sono un uomo che viene dall’ambiente rurale – aggiunge il presidente Cirio – nel quale la buona gestione paga i debiti anche se non li ha fatti, ed è quel che abbiamo fatto in questi anni e che la Corte oggi conferma: la Regione ha i conti in ordine e paga i debiti del passato, senza tenere fermo il Piemonte, come dimostra la buona capacità di spesa dei fondi europei e del Pnrr sui quali la Corte conferma che siamo in linea con i tempi e gli obiettivi».

La sanità

Per quanto riguarda le spese per la sanità, il presidente sottolinea: «La sanità rappresenta naturalmente una voce che impatta fortemente sul bilancio, ma ci sono spese che sono incomprimibili perché non possiamo tagliare sul personale o sui servizi e le cure alle persone. Una delle voci più critiche ad esempio è la spesa per i farmaci, soprattutto per i medicinali innovativi che sono molto costosi. Ma io credo che se consentono di vivere anche solo un giorno in più a un bambino, un anziano o a una persona a noi cara allora abbiamo il dovere di metterli a disposizione. Lavoreremo però per ridurre i costi laddove possibile, diminuire gli sprechi e migliorare la gestione».

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