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“La città che vogliamo? Più vivibile e senza parcheggi blu”

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I commercianti di Cossato vogliono una città più bella, più vivibile e chiedono di eliminare i parcheggi blu. Questo è quanto si aspettano da chi amministrerà la città nei prossimi cinque anni.

I commercianti di Cossato vogliono una città più bella, più vivibile e chiedono di eliminare i parcheggi blu. Questo è quanto si aspettano da chi amministrerà la città nei prossimi cinque anni.

Marco Bianchetto, titolare del Caffé Mazzini e dell’omonima polleria, dice: “Tengo fra le mani una lista di suggerimenti che consegnerò nelle mani del nuovo Sindaco. La priorità a cui si dovrà dare la precedenza riguarda il rifacimento di via Mazzini; servono marciapiedi più larghi che invitino al passeggio. All’ingresso della città, sia arrivando da Biella che da Gattinara, servono due bei cartelli con su scritto ‘benvenuti’ e ‘arrivederci’. Questa mossa spronerebbe la gente a visitarci e gli imprenditori a investire. Il secondo intervento riguarda i parcheggi blu che vanno eliminati dalle vie centrali. I primi input per riqualificare Cossato devono arrivare dal Comune e immediatamente, oppure muore tutto. Se in Comune pensano solo a chiedere e mai a dare nulla in cambio, ce lo dicano chiaro, così possiamo chiudere subito le attività. Io non mi tolgo la vita per mancanza di lavoro; combatto ad alta voce. Nelle mie aziende c’è la vita mia e della mia famiglia e le salverò. Non voglio più sentire dire che non ci sono i soldi; basta piangere. Tiriamoci su le maniche”.

Enrico Bocchio, titolare dell’agenzia assicurativa Fondiaria di piazza Piave, aggiunge: “In municipio serve uno sportello unico, aperto anche solo un giorno alla settimana, per snellire la burocrazia e velocizzare le pratiche. Basta chiedere ai cittadini di produrre documenti che già si trovano negli archivi comunali. Basta vessazioni burocratiche, cercate di contenere gli oneri amministrativi”.

Andrea Bovo, titolare della caffetteria Sassello, spiega: “Vorrei quello che non si può fare: eliminare i parcheggi a pagamento. Anche per questo ci troviamo in una situazione tragica”. Purtroppo c’è anche da dire che diversi commercianti non vogliono esprimersi o, pur facendolo, chiedono di mantenere l’anonimato. Un segnale su cui riflettere. Le proposte senza nome riguardano ancora le migliorie alla viabilità, l’abbellimento delle vie e addirittura un furto di fiori esposti all’esterno di un negozio.

Anna Arietti

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