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“L’outlet nel centro di Biella si farà”

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“Posso capire perplessità e scetticismo, ma il city outlet nel centro di Biella si farà”.

“Posso capire perplessità e scetticismo, ma il city outlet nel centro di Biella si farà”.
A parlare è Cesare Nonnis Marzano, managing director di Ros, la società austriaca che sta affiancando l’Assiociazione biellese 015 nell’ambizioso progetto di rilancio del centro storico di Biella che prevede la realizzazione di un outlet diffuso di target alto con una sessantina di negozi tra tessile abbigliamento, enogastronomia e ristorazione, nella zona di via Italia.
Marzano è anche socio diRos, società austriaca che gestisce in Europa sei progetti di outlet operativi  e tre in sviluppo, uno dei quali per realizzare il “designer outlet” di Ikea in Algarve, Portogallo.
E da mesi, come ha spiegato l’altra sera al Chiostro di San Sebastiano (gremito) nell’incontro voluto da 015 per fare , tra l’altro, il punto della situazione sull’outlet diffuso “sono più a Biella che a casa mia a Parma. Ma le pare che l’associazione e anche noi ci presentiamo pubblicamente con un progetto senza basi serie? Dovremmo essere dei matti  temerari…In realtà il piano di fattibilità è pronto da due mesi, il business plan c’è, le adesioni di massima dei marchi anche. Siamo ormai nella fase operativa, dove meno si parla e meglio è”.
  Mesi di lavoro sotto traccia, contatti, sopralluoghi, mappature “un’opera fondamentale avviata dall’Associazione 015 cui noi ci siamo affiancati sposando l’idea. Io e i miei soci (Gerhard Graf, Thomas Reichenauer, Mireia Burguera ndr) siamo tutti sul pezzo. Qui ci sono le premesse per fare di Biella un city outlet leader dell’innovazione e del fashion nel Nord Italia. Coniugare insieme un contesto cittadino adatto, con via Italia e le sue strade laterali, marchi prestigiosi, bellezze storiche artistiche e ambientali, attività nuove con altre gia esistenti è l’obbiettivo finale. Partendo da una “massa critica” di una trentina di negozi che faccia da trampolino di lancio per arrivare a 60 a regime”.
Negozi con caratteristiche ben precise. “Per avere successo – aggiunge Marzano – bisogna partire dal concetto di eccellenza e di Made in italy. Quindi brand locali, marchi internazionali ma che usino prodotti  biellesi, enogastronomia di livello, ristorazione. una sorta di outlet del Made in Italy in una città vera: sarà il primo in Italia e anche questo, dal punto di vista della risonanza mediatica e quindi dell’attrattività, conta”.
Ros gestisce già un city outlet in Germania, a Bad Muenstereifel:  un milione di visitatori anno. Le premesse erano le stesse di Biella e l’obiettivo è raggiungibile anche qui?
“Direi che le premesse erano anche meno interessanti – risponde Marzano – perché Bad Muenstereifel è si un borgo storico bello, ma conosciuto solo per le terme.  Biella è un brand già riconosciuto a livello mondiale. Credo che l’obbiettivo del milione di turisti/visitatori l’anno, 20 mila a settimana, sia realistico. Con che spesa? Difficile fare calcoli precisi, ma una media di 100 euro pro capite mi pare compatibile”. Qui il presidente dell’Ascom , Mario Novaretti si è fatto portatore di dubbi e perplessità paventando il pericolo che per i commercianti, in una fase difficile come questa, si creino facili illusioni. In Germania come è andata?
“Anche lì lo scetticismo era nell’aria – prosegue Marzano – il più fiero oppositore del progetto era un cantante e conduttore tv molto popolare in Germania, Heino, residente proprio a Bad: alla fine ha tenuto il concerto di inaugurazione… Dopo dieci giorni dall’apertura ci hanno chiamato almeno altri dieci sindaci di città tedesche per chiederci di realizzare la stessa cosa nei loro comuni”.
E sui tempi come siamo messi? Si era parlato di una “soft opening” nell’autunno prossimo. “Direi che siamo in linea -conclude Marzano – anche se ci vuole  pazienza. Aprire 30 negozi nuovi può essere relativamente semplice, averli con le caratteristiche che cerchiamo può richiedere più tempo. In realtà la carta vincente di questa iniziativa è che è a somma positiva: ha vantaggi per tutti e non toglie nulla a nessuno”.

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