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L’ex deputato Stefano Aimone non si trova più

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Processo rinviato di un anno, ad aprile del 2017, per Stefano Aimone Prina, architetto biellese che negli anni Novanta era stato oltre che deputato della Lega Nord anche vice ministro ai lavori pubblici. In questo lasso di tempo i carabinieri avranno un’altra occasione per tentare di rintracciarlo e notificargli l’atto di citazione.

Processo rinviato di un anno, ad aprile del 2017, per Stefano Aimone Prina, architetto biellese che negli anni Novanta era stato oltre che deputato della Lega Nord anche vice ministro ai lavori pubblici. In questo lasso di tempo i carabinieri avranno un’altra occasione per tentare di rintracciarlo e notificargli l’atto di citazione.
Stefano Aimone Prina, classe 1960, di Biella, architetto. Eletto nel collegio di Torino proclamato il 16 aprile 1992, è stato iscritto al gruppo parlamentare della Lega Nord dal 30 aprile 1992 al 14 aprile 1994. Ha anche fatto parte della VIII Commissione (Lavori Pubblici) dall’11 giugno 1992 al 14 aprile 1994, data di termine del suo mandato.
Neppure il suo avvocato d’ufficio, Ernesto Schinello, sa dove sia finito. «Il reato contestato al mio cliente – afferma – è l’omissione di versamento dell’Iva per alcuni anni, ma proprio a causa della sua irreperibilità il processo non è ancora iniziato. Ora è stato rinviato per un altro anno, al termine del quale il giudice stabilirà se proseguire o rinviare nuovamente».
Il processo penale sarebbe dovuto partire l’ottobre scorso, ma l’ex deputato non si era presentato in tribunale. Da qui la ricerca al domicilio, per garantire la regolarità del processo, da parte della polizia giudiziaria che ha dato esito negativo. Da mesi la giustizia lo cerca per notificargli la citazione a giudizio, ma di lui si sono perse le tracce. Ora si procederà alla ricerca di Stefano Aimone Prina in tutti i sui domicili, compresi quelli vecchi.
Era il giugno del 2012 e quella che doveva essere una normale verifica fiscale da parte della guardia di finanza si è trasformata in qualcosa di più grave. Infatti l’accertamento non fu nemmeno svolto in quanto non venne trovata alcuna traccia della documentazione contabile relativa agli anni 2008, 2009, 2010 e 2011. Di qui l’inchiesta e il successivo rinvio a giudizio. Tra l’altro, Aimone è stato anche radiato dall’Ordine degli architetti in seguito alla vicenda.

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