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“L’ascensore non funziona e io sono bloccato in casa”

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Dopo sette mesi si ripresenta lo stesso problema: l’ascensore bloccato. Era agosto dello scorso anno quando un condomino disabile residente in città, al civico 18 di via Lombardia, aveva contattato più volte l’Atc per segnalare il problema. Dopo un paio di giorni e parecchie polemiche, viste le condizioni dell’uomo, finalmente il guasto era stato riparato portando alla normalità la situazione.

Dopo sette mesi si ripresenta lo stesso problema: l’ascensore bloccato. Era agosto dello scorso anno quando un condomino disabile residente in città, al civico 18 di via Lombardia, aveva contattato più volte l’Atc per segnalare il problema. Dopo un paio di giorni e parecchie polemiche, viste le condizioni dell’uomo, finalmente il guasto era stato riparato portando alla normalità la situazione.
Tutto bene fino a ieri mattina quando lo sventurato, lo stesso della volta scorsa, Michele G., 72enne, doveva recarsi in ospedale per  una visita medica: «Quando sono uscito sul pianerottolo delle scale mi sono reso conto che l’ascensore non funzionava – racconta -. A quel punto non sapendo come fare a scendere le scale, ho fatto intervenire i volontari dell’associazione Maria Cecilia. Sono  coloro che mi accompagnano al Degli Infermi per fare le visite».
«Sono stati molto gentili, sono saliti a casa mia e pian piano mi hanno accompagnato giù per le scale fino ad arrivare al piano terra. Lì sono salito sull’auto e il dramma si è concluso».
Ma il problema del signor Michele non è stato risolto. Malgrado abbia segnalato la situazione al numero verde dell’Atc e alla segretaria del sindaco Marco Cavicchioli, alle 17.30 di ieri pomeriggio l’ascensore era ancora bloccato: «Io domani (oggi per chi legge)  – continua Michele G. -, devo tornare in ospedale per un’altra visita. Come farò? Saranno nuovamente i volontari della Maria Cecilia a dovermi risolvere il problema? Non mi pare giusto. A parte me, c’è anche un altro anziano disabile che vive addirittura al quarto piano.
«Non possiamo chiuderci in casa perché l’ascensore spesso è bloccato – conclude l’uomo -. Non mi sembra logico che nessuno possa intervenire in tempi brevi. Quando ho telefonato in Comune, mi hanno detto che il sindaco era fuori sede, quindi ne avrebbero parlato con il dottor Marco Barbierato. Penso sia il suo segretario. Sono trascorse alcune ore,  ma tutto tace».
Alle sue parole fanno eco anche quelle di Stefano, un altro condomino: «E’ una vergogna, quando si tratta di pagare le spese condominiali l’Atc è sempre presente, mentre quando invece succedono cose di questo genere, prima che si metta in moto la macchina organizzativa ci vogliono giorni. Io fortunatamente ho le gambe che funzionano bene, quindi posso fare le scale senza problemi. Purtroppo c’è gente che come il signor Michele ha dei problemi. Un po’ di umanità non guasterebbe. Ringrazio l’Atc ancora una volta per questo bel regalo che ci sta facendo».
 Mauro Pollotti

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