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«Intitoliamo il viadotto a Sante Geromel»
La mozione è stata approvata in consiglio comunale
«Intitoliamo il viadotto a Sante Geromel». L’amministrazione comunale di Biella farà quanto in suo potere affinché il ponte sulla tangenziale venga intitolato a Sante Geromel. Il cantoniere dell’Anas che alle 18.30 del 24 settembre 1993 bloccò il traffico sul viadotto prima che crollasse nel torrente Cervo, evitando così una immane tragedia.
La mozione, illustrata dalla consigliera Sara Novaretti del gruppo “Biella c’è”, ha ottenuto il voto unanime dei 26 consiglieri presenti in aula. Tutti d’accordo, per una volta. Essendo di proprietà dell’ente strade, nei prossimi giorni il documento verrà inviato all’Anas a cui spetta la decisione finale.
«Intitoliamo il viadotto a Sante Geromel»
La proposta di intitolare il viadotto all’eroico Sante Geromel è stata lanciata nelle settimane scorse dal nostro giornale, che per l’occasione aveva sentito anche il figlio, e da Vittorio Barazzotto. In vita il cantoniere non aveva avuto il riconoscimento che meritava e ci sembrava giusto che il Biellese ne onorasse la memoria intitolandogli il viadotto.
Una iniziativa accolta in maniera favorevole da molti lettori, che avevano espresso la propria opinione sul nostro sito. La proposta aveva poi trovato l’immediato consenso del sindaco Mario Oliviero e dell’ex sottosegretario del Ministero Stefano Aimone Prina. E sicuramente farà piacere ai familiari del cantoniere, in primis alla moglie Primina Munaretto, oggi 92enne, e ai figli Claudio e Carla.
«Ovviamente come famiglia non potremmo che essere contenti e orgogliosi nel sapere che la memoria di papà venga così ricordata. Penso che meriti questo riconoscimento», così commentava proprio Claudio Geromel sul nostro giornale quando avanzammo l’idea.
Il figlio rievocava anche i giorni dopo il disastro scampato. «Il telefono di casa suonava in continuazione, allora non esistevano i cellulari. Erano persone che non conoscevamo, che volevano ringraziare papà per aver evitato l’immane tragedia e per aver salvato loro la vita».
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