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Indifferenziata: i biellesi sono tra i meno tartassati

Se il costo per ogni residente è pari a 16,1 euro, nell’Alessandrino arriva addirittura a 46,5

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Indifferenziata: i biellesi sono tra i meno tartassati. Per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti il Cosrab – consorzio pubblico biellese che si occupa del servizio – si comporta bene.

Indifferenziata: i biellesi sono tra i meno tartassati

Partiamo dai numeri: la quota prodotta di indifferenziato da ognuno dei 168.707 residenti in provincia è pari a 136 chilogrammi. Per un totale complessivo di circa 23mila tonnellate. Positivo il costo per ogni singolo utente, pari a 16,1 euro. Cinque euro in meno rispetto alla media regionale (21,1 euro) che pone il consorzio biellese al quinto posto nella graduatoria regionale. Una graduatoria di 21 consorzi che si apre con i 9,5 euro del CCS di Torino, ma si chiude con il CAV Alessandrino (46,5 euro, quasi il triplo dei biellesi).

La fortissima disparità tra provincia e provincia, tra consorzi e consorzi, è generata in particolare dal sistema adottato. Certamente favorevole per un cittadino del Chierese, che paga 9,5 euro all’anno per smaltire la sua quota di indifferenziato. Mentre nell’Alessandrino la quota è di 46,5 euro ad abitante, quasi cinque volte tanto.

Questo perché chi conferisce i propri rifiuti al termovalorizzatore del Gerbido paga 118 euro a tonnellata. Chi adotta un sistema fondato sul trattamento meccanico biologico (Tmb) arriva a pagare fino a 190 euro per tonnellata (consorzio Cbra di Asti).

I dati sono stati messi nero su bianco nei giorni scorsi dal presidente dell’Autorità dei rifiuti del Piemonte, Paolo Foietta. Dati inseriti in una missiva ai consorzi gestori del Cuneese in seguito a una querelle esplosa sulla necessità di uniformare il costo dello smaltimento per abitante tra i vari ambiti territoriali piemontesi. Dalla provincia di Cuneo si levava una richiesta di autonomia gestionale rispetto all’Autorità del Piemonte a partire dai contratti. Il costo del servizio nella provincia Granda varia da un minimo di 16,5 euro fino a un massimo di 29,9.
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