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Il Vescovo Roberto Farinella: «Anche le celebrazioni nella Settimana Santa si svolgeranno senza fedeli»

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Il Vescovo Roberto Farinella: «Anche le celebrazioni
nella Settimana Santa si svolgeranno senza fedeli»

Anche le celebrazioni nella Settimana Santa si svolgeranno senza popolo. Di seguito le note applicative nel tempo Pasquale del Vescovo Mons. Roberto Farinella.
«Carissimi Confratelli, alla luce delle misure restrittive in atto, che riguardano gli assembramenti e i movimenti delle persone, e del Decreto della Congregazione che stabilisce che i Vescovi e i Presbiteri evitino la concelebrazione e celebrino i riti della Settimana Santa senza concorso di popolo, dispongo con il presente decreto che tutte le celebrazioni nella Diocesi si svolgano senza concorso di popolo».
«Nell’interlocuzione della Segreteria Generale della C.E.I. con la Presidenza del Consiglio dei Ministri – prosegue Mons. Farinella – si è manifestata la necessità che, per garantire un minimo di dignità alla celebrazione, accanto a chi presiede sia assicurata la partecipazione di un diacono, di chi serve all’altare, oltre che di un lettore, un cantore, un organista ed, eventualmente, due operatori per la trasmissione. Su questa linea l’Autorità governativa ha ribadito l’obbligatorietà che siano rispettate le misure sanitarie, a partire dalla distanza fisica.
Il Decreto chiede che i fedeli siano invitati a unirsi alla preghiera nelle proprie abitazioni, anche grazie alla trasmissione in diretta dei vari momenti celebrativi. Per quanto riguarda le espressioni della pietà popolare e le processioni, il Decreto affida al Vescovo diocesano la possibilità di trasferirle a una data conveniente (propone, a titolo esemplificativo, il 14 e il 15 settembre). Invito tutto il Popolo di Dio, clero, religiosi e fedeli laici, a intensificare la preghiera anche attraverso la Liturgia delle Ore. Non manchino il digiuno e l’astinenza, in modo particolare il Venerdì Santo. Si predisponga un segno concreto di carità nei confronti di chi è in situazione di bisogno. Le presenti indicazioni sono estese anche all’Opera Sacerdoti Invalidi, ai Monasteri e alle Comunità Religiose».

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