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Il silenzio innaturale della politica

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Quanta rassegnazione nasconde il “silenzio innaturale” che avvolge la politica locale? Come invoca la canzone che ha vinto l’ultimo festival di Sanremo si dovrebbe “fare rumore” per risvegliare l’attenzione sulle scelte compiute dai nostri amministratori.
Sono tanti, troppi, gli argomenti su cui manca un confronto: l’aumento delle tariffe della sosta a pagamento, per ripagare il gesto di averle rese gratuite nel periodo natalizio o la condizione del manto stradale, dissestato dai rattoppi per i ripetuti scavi del teleriscaldamento, con cantieri che sorgono all’improvviso e segnalati da cartellonistica raffazzonata, con ricadute su cittadini e negozianti, che subiscono una viabilità alterata ed interruzioni dei servizi, come luce e rete internet, senza preavviso.
Ci aspetterà un altro, incomprensibile, cantiere: quello di via Italia, il cui impatto sarà doloroso e che ha confermato la determinazione della giunta nell’ignorare la volontà dei commercianti.
Gli interventi per l’elettrificazione della linea ferroviaria Biella – Santhià, inspiegabilmente, non partiranno, nonostante la giunta Chiamparino avesse stanziato i fondi, tramite un lavoro concertato e attento alle esigenze del territorio.
Le assemblee dei sindaci non trovano una soluzione alla questione SEAB, imbrigliati dal timore di esporsi per svelare eventuali reciproche mancanze, mantenendo un basso profilo per non turbare gli amministratori morosi dei diversi schieramenti politici. L’azienda si avvia lentamente, e non casualmente, verso le braccia del privato che, come un avvoltoio, sorvola silenziosamente sulla società, attratto non dall’olezzo (pecunia non olet) ma dal profumo dell’affare.
Molte vie sono inghiottite dal buio nelle ore serali con attraversamenti pedonali non segnalati e insicuri; non si conosce il destino della pedemontana, per cui la giunta regionale precedente aveva stanziato i fondi, e non ci si interroga sul destino di un’altra società: ATAP.
Sulla sanità il dibattito è azzerato, manifestazioni culturali non pervenute e nuove concessioni al gioco d’azzardo! Le piste ciclabili smantellate senza esporre le intenzioni su progetti di mobilità alternativa, visto che sul fronte ferrovie e strade siamo in forte affanno. Manca una visione della città sul breve e sul lungo termine. Condizioni e incertezze che restituiscono un’immagine di Biella sciatta, emarginata e che rendono quasi beffarda la certificazione UNESCO.
Le gaffe del Sindaco e del suo entourage per cittadinanze onorarie o per commenti triviali hanno risvegliato la capacità di indignarsi, ma lo smantellamento dei servizi necessari per i cittadini non sta generando una naturale e necessaria contrapposizione.
Biella sembra guidata da una giunta che non ricorda la ragione per cui si trova al suo posto e l’opposizione deve pretendere che essa ritrovi il motivo per cui esiste: essere presente per la città. Solo così si recupera un atteggiamento di fiducia nei confronti dell’amministrazione. Si chiama senso civico, se qualcuno se ne fosse dimenticato.

Vittorio Barazzotto

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