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Il Santa Caterina potrebbe ospitare i profughi

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Lo scorso 23 gennaio la Prefettura di Biella ha emesso il bando per l’assistenza e l’accoglienza di 875 richiedenti asilo per il periodo compreso dal 1 aprile al 31 dicembre. Le offerte dovranno essere presentate entro due mesi (quindi la scadenza è dopo il 20 marzo). Come sempre è accaduto la questione ha scatenato il dibattito politico ma anche una ridda di voci su eventuali nuovi fabbricati da destinare a centri di accoglienza.

Lo scorso 23 gennaio la Prefettura di Biella ha emesso il bando per l’assistenza e l’accoglienza di 875 richiedenti asilo per il periodo compreso dal 1 aprile al 31 dicembre. Le offerte dovranno essere presentate entro due mesi (quindi la scadenza è dopo il 20 marzo). Come sempre è accaduto la questione ha scatenato il dibattito politico ma anche una ridda di voci su eventuali nuovi fabbricati da destinare a centri di accoglienza.
In questo senso uno dei siti pi gettonati è l’ex istituto Santa Caterina di via Tripoli che in passato ha ospitato le scuole magistrali. L’effettuazione al suo interno di alcuni lavori ha poi alimentato, e continua ad alimentare l’ipotesi anche perché della conversione del fabbricato a centro di accoglienza se ne parla da tempo.
Di proprietà della  Congregazione delle Suore di San Giuseppe di Torino, l’edificio progettato dall’architetto Maggia e realizzato dall’impresa Lanza, diventò sede dell’istituto magistrale nell’ottobre del 1957 ospitando già nel primo anno circa 300 allieve, formando nei decenni migliaia e migliaia di biellesi.
Oltre al mondo del lavoro, la globalizzazione ha colpito anche il settore dell’istruzione è quello che una volta era uno dei mestieri più ambiti, ovvero la maestra, nel nuovo millennio ha perso molto del suo fascino. Un declino che ha non ha risparmiato il Santa Caterina che per rispondere alle perdita di iscrizioni negli ultimi anni si era trasformato in Liceo della comunicazione senza però grandi successi. Un’avventura conclusasi alla fine dello scorso anno scolastico quando a seguito dell’insostenibilità economica la Congregazione ne ha deciso la definitiva chiusura.
Un passato da scuola, un futuro da centro di accoglienza? Al di là delle ipotesi, la riposta potrà avvenire solo a fine marzo con l’apertura delle buste in Prefettura. E questo vale per il Santa Caterina come per qualsiasi altro fabbricato presente nel Biellese, non utilizzato. Le associazioni e cooperative che parteciperanno al bando per dare ospitalità agli 875 profughi dovranno infatti indicare nella loro offerta i luoghi dove ospitare i richiedenti asilo.
Da sottolineare che rispetto alla gara precedente, quella di quest’anno prevede che le offerte potranno essere al ribasso: la base d’asta – se così può essere chiamata – sono i famosi 35 euro giornalieri per ogni rifugiato al quale spettano poi l’altrettanto famoso pocket money giornaliero di 2 euro e 50 centesimi,  la cui ritardata erogazione ha spesso e volentieri causato proteste tra gli stessi rifugiati. 

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