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Progetto di cabinovia lunga 4/5 chilometri tra la Romanina di Veglio e il piazzale di Bielmonte

Le parole del sindaco di Veglio Nicola Marzolla

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Il sindaco di Veglio Nicola Marzolla prosegue dritto sul progetto di cabinovia tra la Romanina e Bielmonte (Piatto).

«Faccio una premessa – spiega ai colleghi di Notizia Oggi Borgosesia -. L’idea dell’impianto di arroccamento è mia. Dovrebbe partire dalla Romanina e salire verso il piazzale di Bielmonte, territorio del comune di Piatto, ecco perché anche questo comune è coinvolto nella progettazione. Ora, capisco che una grande opera attiri l’attenzione di molti ma credo sia necessario conoscere bene le carte prima di bocciare o avvallare l’intervento».

Nei prossimi mesi con il progetto pronto sarà possibile fare tutti i ragionamenti del caso. «Le carte saranno presentate in primis ai sindaci dell’Unione montana del Biellese orientale, poi a livello provinciale e a tutti gli attori del territorio». Va ricordato che già all’epoca dell’ex Comunità montana Valle di Mosso si era arrivati a parlare di una cabinovia per Bielmonte, ma la giunta di allora aveva di fatto subito messo da parte sia l’idea che il progetto. Il sindaco di Veglio Marzolla non molla: «Parlare adesso dell’opera è inutile, non c’è nulla su cui discutere. Però si vede che quando si parla di lavori pubblici va sempre di moda. Tra l’altro il Pnrr prevede il finanziamento di nuove opere sul territorio, non di strutture già esistenti».

“Partirà dalla zona della Romanina di Veglio recuperando un’ex area industriale, quindi salirà in linea retta verso Bielmonte, l’arrivo è nel piazzale principale. Stiamo parlando di circa 4/5 chilometri di impianto di lunghezza che permetterà anche di evitare il traffico della Panoramica”.

 

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4 Commenti

1 Commento

  1. Olga Vaglio

    7 Settembre 2023 at 8:55

    Penso che per fare qualche soldo ci si inventa di tutto
    E che la panoramica Zegna è una Panoramica proprio perché ci passi (possibilmente a bassa velocità )col tuo mezzo e ti godi il panorama senza piloni o cabinovie che ti volano sulla testa.ti fermi alle bocchette o in un piazzale lungo la strada è ti godi ancora il PANORAMA DALLA PANORAMICA.quale mente diabolica può solo pensare di costruire una funivia?????

  2. Davide

    7 Settembre 2023 at 9:59

    Io vivo nell’Oasi, ormai Valdilana ex Trivero…Il Sig. Sindaco di Veglio ha ragione quando dice che allo stato delle cose non c’è nulla su cui discutere. Così come si potrebbe sospettare che, la sua sia una piccola manovra per portare un po’ di fondi del Pnrr nel suo comune, per lo studio di un progetto di cabinovia, e poi , mediante quegli artifizi della politica,dirottarli vista l’irrealizzabilitá ,utilizzarli sempre per altre opere o per servizi, che sono scarsissimi, Nel suo comune come nel nostro…
    A mio modesto parere, siccome di tal progetto, essendo nato e cresciuto nella zona, ed essendo grande conoscitore, non per vantarmi,delle montagne di casa mia, ho sempre sentito parlare fin da ragazzino, poteva aver senso un 30/35 anni fa, quando il clima ancora ragionevole, dava sempre bene o male inverni nevosi anche a quote modeste, oppure come negli anni ’90, alla malaparata, a fronte di inverni secchi, verso la fine, di solito a febbraio, consentiva di salvare la stagione, sciando anche a volte fino a fine marzo.
    Oggi questo non è più possibile climaticamente… oltretutto la strada dell’oasi è stata modificata con diversi interventi, per cui , sarebbe inutile spendere soldi per una cabinovia, che tra l’altro, proprio per il suo tracciato ( non me ne voglia il Sig. Sindaco, ma anche se non è un progetto su carta, chiunque come me sia conoscitore e appassionato di trekking sulle nostre montagne, sa già da ora dove dovrebbe passare,senza tante storielle…) non sarebbe panoramica per quanto riguarda gli “scorci orientali” della panoramica. Avrebbe sì,un ottima e stupenda visuale ,ma occidentale, con tutt’al più, un apertura sull’altro versante,cmq ridotta, al massimo all, arrivo. Dopodiché,il turista, dovrebbe, o scendere verso Trivero, o sale verso Monte Marca, per avere la visuale anche orientale (cioè verso i laghi, il Mottarone e la Lombardia) per esempio .
    Dopodiché lasciamo perdere l’inutilità dell’opera, quando si parla di ecomostri…ma a livello pratico, anche se si realizzasse il progetto, che fascia di utilizzatori avrebbe… cioè quanto costerebbero a tutti i contribuenti, e non solo ai cittadini di Veglio, le spese di manutenzione,ordinaria e straordinaria…? Perché anche qualora l’impianto fosse gestito da privati, sicuramente dovrebbero fare ricorso, con qualche escabotage ai nostri soldi… ammenochè mettano il biglietto ad un costo così elevato, per cui un turista,visto anche le quote basse della zona di arrivo,si orienterebbe a quel punto verso Alagna, Cervinia/Zermatt, o Courmayeur… Almeno si è sulle montagne più alte d’Europa (Bianco, Rosa, Cervino)..
    Per non parlare poi degli utenti che visitano l’oasi solo per godersi i vari poggi, le varie bocchette o le varie conche, non ultima la conca dei rododendri…tutto invisibile dall’ipotetica cabinovia, ovovia o quello che è.
    Potrei discuisire all’infinito sull’inutilità della cosa. Non ridurrebbe nemmeno il traffico, perché tanto i turisti, soprattutto Lombardi, andrebbero su direttamente. Ammetto che, per curiosità, a fronte di prezzi accessibili del ticket (la vedo dura) forse una volta l’utilizzerebbero…ma poi basta… Senza contare la trentennale realizzazione…non raccontiamoci frottole, sappiamo benissimo dove siamo, e conosciamo purtroppo bene la farraginitá della nostra burocrazia maligna, a cui si aggiungerebbero senz’altro le varie proteste dei Green contrari a tutto ecc..quindi io credo che per i fondi del Pnrr forse dovrebbero pensare a realizzazioni veramente utili, anche se magari avrebbero meno finanziamento. Ma si sa, questa è la politica italiana…
    Per esempio, una piccola manutenzione al ponte Pistolesa, non farebbe male..oh no!? A chiunque ne abbia la competenza…

  3. Franco

    7 Settembre 2023 at 10:49

    finalmente un idea per agevolare il turismo…così se ci saranno nevicare abbondanti..e le strade per raggiungere Bielmonte..saranno..chiuse..per frane..si potrà salire ugualmente
    Franco

  4. ernesto trismegisto

    7 Settembre 2023 at 11:48

    L’ennesimo ecomostro che dopo pochi anni di utilizzo fittizzio resterà a marcire alle intemperie ?
    Ne è pieno il Piemonte, dalle Marittime alle Pennine…

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