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Il prefetto di Biella Annunziata Gallo va in pensione

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Dopo due anni e mezzo, il prefetto Annunziata Gallo lascia l’incarico di rappresentante del Governo sul territorio, affidatole nel febbraio del 2017.
Nella giornata di ieri ha salutato ufficialmente la cittadinanza con una lunga lettera.
«Nel momento in cui mi accingo a lasciare l’incarico di Prefetto per conclusione dell’attività lavorativa – sono state le sue parole -, desidero esprimere a tutti voi il ringraziamento più sentito per il lavoro svolto in questi anni. Conserverò in me un ricordo indelebile della provincia che ho avuto l’onore di conoscere e apprezzare in tutte le sue declinazioni, territoriali, amministrative, sociali, culturali, economiche ed umane».
La dottoressa Gallo ha quindi ripercorso il cammino fatto in questi trenta mesi: «Quando sono arrivata, due anni e mezzo fa, tutto il dialogo – sfociante in un vero e proprio dibattito – tra le varie componenti istituzionali e della società civile era volto a reperire soluzioni che permettessero al territorio biellese di superare la crisi congiunturale e di ripartire, anche individuando nuovi modelli di sviluppo, diversi da quelli tradizionali e storici finora vigenti. Dal mio osservatorio posso ora constatare, con soddisfazione, che molta strada da allora è stata fatta e, grazie alla volontà e all’impegno di quanti si sono prodigati e hanno creduto nelle potenzialità di questa terra, si stanno avviando concretamente iniziative e progetti che fanno presagire risultati sorprendenti. E ciò a prova che lavorare in squadra, con senso di responsabilità e appartenenza, sia la chiave per risolvere problemi, anche complessi, e stimolare le energie più nascoste».
«In questo contesto, per quanto mi riguarda – ha aggiunto -, ho cercato di dare ascolto a tutti, consapevole che solo attraverso la coesione sociale e la pluralità dell’azione di tutti i soggetti, istituzionali, pubblici e privati, di ogni ambito e settore, si possano soddisfare i bisogni dei cittadini, in un’ottica di servizio alla Repubblica e alle sue Istituzioni. Andando a ritroso nella memoria, tanti sono i momenti di vicinanza, da quelli di condivisione istituzionale e commemorativi a quelli più difficili e delicati, dal fenomeno migratorio alla crisi economica e occupazionale, dalle questioni sociali fino alle emergenze di protezione civile, in cui il territorio, collante di tutte le azioni, ha risposto agevolmente a tutte le sollecitazioni, in termini di sicurezza, cittadinanza attiva e partecipazione».
In ognuna di queste situazioni, ha ricordato il prefetto, è stato mantenuto costante il raccordo con la Prefettura, quale organo di governo deputato a garantire, nel rispetto del principio della leale collaborazione, l’unitarietà dell’azione amministrativa, la legalità e la garanzia dei diritti costituzionali.
«E di questo – ha concluso – ringrazio davvero tutti per la disponibilità dimostrata nei confronti della mia persona e dell’Amministrazione dell’Interno, che ho rappresentato. Nell’augurio di proseguire il percorso intrapreso, porgo il mio più cordiale sincero saluto».

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