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Il messaggio del Vescovo Monsignor Roberto Farinella ai fedeli

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Il messaggio del Vescovo Monsignor Roberto Farinella ai fedeli

E’ stata celebrata domenica mattina alle ore 10.30 nella Chiesa Cattedrale di Santo Stefano la Santa Messa senza popolo dal Vescovo di Biella Monsignor Roberto Farinella che, accompagnato dal cerimoniere e vicario episcopale per la liturgia canonico don Massimo Minola, ha lasciato ai suoi diocesani il seguente messaggio per la IV domenica di Quaresima. «Fratelli e sorelle vogliamo come comunità cristiana continuare a pregare con fiducia per tutti i malati di questa tremenda emergenza sanitaria. Ai medici, al personale ospedaliero, ai volontari della salute, che lavorano fino allo stremo delle proprie forze vogliamo dire: vi siamo vicini, siete le colonne che ci difendono in questa crisi. Preghiamo per voi. Non manca in questa luce anche il nostro ricordo per tutte le autorità; per loro non è facile gestire questo momento e tante volte si trovano a dover prendere decisioni importanti. Vi sosteniamo con la nostra preghiera e impegno. Penso anche alle famiglie, in questi giorni che devono stare isolate [in casa], i bambini non vanno a scuola, non possono uscire; alcune persone sono in quarantena. Che il Signore vi aiuti a scoprire nuovi modi, nuove espressioni di amore, di convivenza in questa situazione Noi preghiamo perché in ogni famiglia fiorisca sempre di più il bene. Ai nostri sacerdoti dico grazie e l’assicurazione della preghiera per il loro ministero di vicinanza e di consolazione. Grazie a quanti con sacrificio permettono lo svolgimento delle attività essenziali per lo svolgimento della vita sociale, negli esercizi pubblici e nelle attività di servizio per la popolazione. Vogliamo pregare per i defunti che a causa del virus hanno perso la vita; siamo vicini ai familiari provati dal dolore, molti non hanno potuto donare ai loro cari un ultimo saluto terreno prima che lasciassero questo mondo. In molti casi ci hanno pensato con la loro vicinanza i medici e i cappellani. Ricordiamo tutti i nostri defunti, sapendo che dietro di loro ci sono storie di vita e di affetti parentali e di amicizia. Vorrei anche che pregassimo per gli operatori sanitari che sono morti in questi giorni. Hanno donato la vita nel servizio degli altri. Il loro sacrificio non sarà dimenticato. Rende ancora più nobile e grande il nostro Paese! Il Signore ascolti la nostra preghiera».

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